Dal 2017 commercianti ed esercenti non saranno più obbligati ad emettere scontrini e ricevute fiscali, ma potranno optare per l’invio telematico degli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate, così come già avviene per gli esercizi della grande distribuzione organizzata. Si tratta di una possibilità introdotta dall’articolo 2 dell’ultima versione dello schema di “Decreto legislativo di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori elettronici (fatturazione elettronica)” approvata dal Consiglio dei Ministri n. 74/2015.
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Sistema opzionale
Presto, dunque, in ottica di dematerializzazione e telematizzazione degli adempimenti, potremmo dire addio agli scontrini fiscali. Chi eserciterà questa opzione, a decorrere dal 1° gennaio 2017, potrà ricorrere anche al Sistema di Interscambio per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture (e relative variazioni), emesse e ricevute. Una volta esercitata, l’opzione avrà effetto per cinque anni e, se non revocata, si rinnoverà automaticamente per i cinque anni successivi.
Vantaggi
Commercianti al dettaglio, artigiani, alberghi, ristoranti, etc. che optino per questa possibilità dovranno dotarsi di apparecchi idonei alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA. Tuttavia non è previsto alcun incentivo fiscale legato a tale investimento. Tra i vantaggi previsti per gli aderenti al nuovo sistema:
- nessun obbligo di trasmissione dello Spesometro, della black list e di parte del modello Intrastat;
- rimborsi IVA più veloci.
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Soggetti obbligati
Per i gestori di distributori automatici l’adesione sarà invece obbligatoria e sarà necessario garantire la sicurezza e l’inalterabilità dei dati dei corrispettivi.
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