La Manovra 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, tuttavia solo una parte dei provvedimenti previsti è entrato in vigore il 1° gennaio, mentre per gran parte di questi sarà necessario attendere i decreti attuativi che ammontano a oltre un centinaio.
Sono già operative le disposizioni relative alla proroga del taglio del cuneo fiscale, alla maxi-deduzione sulle nuove assunzioni e alla possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, con il cumulo della previdenza obbligatoria con la previdenza complementare. Mentre servono una serie di provvedimenti per sbloccare 1,8 miliardi di misure nel nel 2025.
Ammontano a 103, infatti, i provvedimenti attuativi che il Governo dovrà mettere nero su bianco nei prossimi mesi. Ad esempio, con riferimento alla riforma fiscale e all’introduzione dell’aliquota IRES ridotta al 20% per le imprese che investono in beni strumentali tecnologicamente avanzati, ma non solo. Si attende infatti anche un decreto attuativo per avviare l’incremento di 500 milioni di euro per il Fondo relativo all’acquisto dei beni di prima necessità, una misura di sostegno alle famiglie e alle imprese.
Tra le altre misure in attesa di attuazione:
- estensione cuneo fiscale per i redditi fino a 40.000 euro (necessita di provvedimenti attuativi per specificare le modalità di erogazione dei benefici);
- Bonus natalità da 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 (richiede un decreto attuativo per definire criteri e modalità di accesso);
- Incentivi per investimenti nel Mezzogiorno (il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali da parte di imprese nel Sud Italia necessita di decreti attuativi per stabilire le procedure di accesso):
- Nuova Sabatini (l’incremento delle risorse richiede decreti attuativi per definire le modalità operative);
- Fondo Garanzia PMI (criteri e modalità per il premio aggiuntivo ai soggetti finanziatori).
Bisogna anche sbloccare il Bonus Elettrodomestici e l’esonero contributivo per lavoratrici madri con due o più figli.