La Manovra 2025 è stata approvata in Senato sabato 28 dicembre, licenziando il testo (Ddl n. 1330 recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027) finale dopo le ultime limature.
Una Legge di Bilancio prudente e pensata per le famiglie ed il sostegno ai redditi medio-bassi, scarsamente rappresentativa sul piano della politica industriale, limitata a poche misure tra cui l’IRES premiale per chi reinveste gli utili in azienda, credito d’imposta per investimenti al Sud e maxi-deduzione per nuove assunzioni.
Misure per investimenti e imprese in Manovra 2025
Le imprese beneficeranno di una IRES premiale, con uno sconto del 4% sull’aliquota per chi reinveste utili in beni 4.0 e 5.0 con contestuale assunzione di forza lavoro stabile, accantonando l’80% degli utili (gli investimenti devono essere pari al 30% pari a minimo 20mila euro, oppure le assunzioni a tempo indeterminato devono essere almeno dell’1% in più.
Credito d’imposta per il Mezzogiorno
Previsti 1,6 miliardi di euro per il 2025, destinati a finanziare un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali da parte di imprese con strutture produttive nel Mezzogiorno.
Nuova Sabatini e settore turistico
Incrementate le risorse per la Nuova Sabatini, che riduce il costo dei finanziamenti per i macchinari, e stanziati fondi specifici per investimenti nel comparto turistico.
Incentivi per la quotazione delle PMI
Prorogato per tre anni il credito d’imposta al 50% delle spese di consulenza sostenute dalle piccole e medie imprese per la quotazione sui mercati regolamentati o sui sistemi multilaterali di negoziazione nell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo.
La flat tax per gli autonomi che hanno anche redditi da lavoro dipendente salirà a un tetto di RAL di 35mila euro.
Investimenti pubblici
Risorse destinate a garantire coerenza con i requisiti della nuova governance europea nel periodo post-PNRR e Fondo Sviluppo e Coesione (2025-2026). In particolare:
- Settore della difesa: 35 miliardi di euro per il periodo 2025-2039.
- Missioni internazionali di pace: finanziamenti resi permanenti.
- Infrastrutture: 24 miliardi di euro complessivi per il periodo 2027-2036.
- Sanità pubblica: circa 1,27 miliardi di euro dal 2027 al 2036 per ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.
Stretta sui fondi statali
Prevista una supervisione più rigorosa sull’impiego delle risorse pubbliche.
- Aziende ed enti con rappresentanti del MEF: controllo diretto esercitato dai rappresentanti ministeriali.
- Altri organismi: verifica affidata al collegio sindacale o al soggetto incaricato, con obbligo di una relazione annuale da inviare al MEF per certificare l’utilizzo conforme delle risorse pubbliche.
Taglio del cuneo fiscale e aliquote IRPEF
Il cuore della Manovra è la riduzione strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, prevista per almeno cinque anni. Inoltre, gli scaglioni IRPEF si confermano ridotti a tre aliquote:
- 23% per redditi fino a 28mila euro,
- 35% da 28mila a 50mila euro,
- 43% oltre i 50mila euro.
È prevista una stretta sulle detrazioni per i redditi alti e l’introduzione del quoziente familiare, per un sistema fiscale più equo.
Bonus natalità e sostegno alle famiglie
Previsto un bonus natalità di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 per i nuclei con ISEE fino a 40mila euro. L’importo sarà erogato il mese successivo alla nascita o adozione, per contribuire alle spese di sostegno alla genitorialità. Nuova mensilità di congedo parentale all’80% e decontribuzione per madri dipendenti o autonome con reddito fino a 40mila euro.
Istituito un nuovo bonus elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con importo massimo di 100 euro (e destinato ad un solo prodotto) ma elevabile a 200 euro per famiglie con ISEE sotto 25.000 euro. Rifinanziato il Bonus Psicologo, con aumento del contributo fino a 600 euro in base all’ISEE.
Pensioni 2025 e previdenza complementare
Sono state introdotte modifiche alla normativa vigente per favorire la permanenza in servizio dei dipendenti pubblici. Le novità prevedono adeguamento dei limiti di età per il collocamento a riposo dei dipendenti pubblici, armonizzandone i requisiti anagrafici per il pensionamento di vecchiaia, e continuità lavorativa con la possibilità di proseguire il servizio anche dopo il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento anticipato.
Per quanto riguarda i canali di uscita anticipata, sono stati confermati per il 2025 i principali strumenti di pensionamento anticipato attualmente in vigore: Quota 103, APE Saciale e Opzione Donna. Introdotta, inoltre, una nuova opportunità per anticipare la pensione a 64 anni, tramite il cumulo della previdenza obbligatoria e complementare.
Sulle pensioni minime, sono stati previsti aumenti per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo: +2,2% nel 2025 e +1,3% nel 2026.
Previsti anche incrementi dedicati ai pensionati over 70 in condizioni di disagio e ai titolari di assegno sociale, per sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione.
Tassazione di criptovalute e web tax
Rivista la tassazione sulle criptovalute, che resta al 26% invece del 42% inizialmente previsto, con un aumento al 33% dal 2026. La web tax si applicherà solo alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro, escludendo PMI ed editoria online.