CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) e Confimprese hanno presentato le nuove linee guida per la gestione dei centri commerciali, delineando un nuovo approccio alla relazione tra proprietari (landlord) e conduttori (tenant) all’insegna della collaborazione e della trasparenza.
Annunciate durante il convegno Retail Real Estate di Confimprese, queste linee guida nascono dal lavoro congiunto delle due associazioni, iniziato nel 2023, per superare vecchie rigidità e promuovere comportamenti virtuosi.
Linee guida e modelli di collaborazione per la gestione dei centri commerciali
L’obiettivo è promuovere una gestione ottimale dei centri commerciali, allineando interessi e aspettative di tutti gli stakeholder coinvolti.
Se prima la relazione tra gestori e locatari era caratterizzata da momenti di tensione – aggravati da crisi come il Covid e l’aumento dell’inflazione – oggi CNCC e Confimprese mirano a trasformarla in una cooperazione continua.
Le linee guida offrono un quadro strutturato per orientare i rapporti, soprattutto dopo la firma dei contratti, chiarendo diritti e doveri di ciascuna parte senza interferire nelle trattative contrattuali.
Trasparenza e condivisione dati: un vantaggio per tutti
Uno dei punti cruciali delle linee guida riguarda la condivisione dei dati, essenziale per comprendere le dinamiche del mercato e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.
Ai tenant viene richiesto di fornire dati sugli acquisti, inclusi quelli effettuati online e ritirati in negozio, per delineare meglio il profilo della catchment area.
I landlord, dal canto loro, sono invitati a condividere informazioni sui flussi di visitatori e sugli eventi previsti, oltre che sui risultati delle attività di marketing. Questa sinergia permette di definire strategie di promozione e innovazione che puntano ad attirare nuovi clienti, soprattutto giovani, e a rafforzare le community dei centri commerciali.
Il contesto di mercato
L’industria dei centri commerciali occupa, tra diretto e indiretto, circa 748.000 persone. Confimprese, dal canto suo, rappresenta 450 marchi commerciali e 90.000 punti vendita, con una forza lavoro complessiva di 800.000 addetti, promuovendo lo sviluppo del retail sia in Italia che all’estero.
Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali rappresenta un settore che, con 1.274 poli commerciali e oltre 40.700 negozi in tutta Italia, genera un volume d’affari di circa 171 miliardi di euro, contribuendo al 4,6% del PIL nazionale.
Queste nuove linee guida rappresentano dunque una svolta per il settore del Retail Real Estate, che punta ad affrontare le sfide attuali attraverso un dialogo costante e l’adozione di best practice innovative.
Roberto Zoia, presidente di CNCC, ha sottolineato come queste linee guida possano rafforzare l’intesa tra landlord e tenant, garantendo una partecipazione attiva e collaborativa da entrambe le parti.
“Landlord e tenant non devono considerarsi parti contrapposte,” ha dichiarato Zoia, “ma alleati con un obiettivo comune: massimizzare le performance del centro commerciale.”
Mario Resca, presidente di Confimprese, ha evidenziato l’importanza di questa collaborazione per sostenere il settore retail, in particolare in un momento in cui i consumi sono influenzati da un clima economico incerto. Secondo Resca, la trasparenza sui preventivi e consuntivi da parte dei landlord consentirà ai tenant di partecipare alle assemblee in modo più consapevole, rafforzando il legame tra retailer e proprietà immobiliari.