Collegato alla Manovra in vigore: guida alle novità per imprese e territori

di Anna Fabi

22 Ottobre 2024 09:14

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In vigore il Decreto 155/2024 con novità in tema di Fisco, PNRR, Infrastrutture, Pensioni, Scuola, Impese e Lavoro: ecco le più importanti.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 19 ottobre 2024, il DL 155/2024 (Decreto Anticipi collegato alla Manovra 2025) introduce una serie di misure urgenti in ambito fiscale ed economico, rivolte a rafforzare le infrastrutture territoriali, a supportare grandi eventi e a incrementare i fondi destinati a specifiche iniziative, tra cui l’APE Sociale e il PNRR.

In vigore dal 20 ottobre 2024, il provvedimento si colloca nel quadro degli interventi strutturali previsti dal governo per il 2024-2028, con un focus sulla stabilità finanziaria degli enti territoriali, l’accelerazione del PNRR e il sostegno a settori strategici.

Le novità sul Concordato Preventivo

Il Decreto 155/2024 introduce modifiche in ambito fiscale, con particolare riferimento ai soggetti che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale e che hanno applicato gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).

Questi contribuenti, per le annualità ancora accertabili, possono aderire al regime di ravvedimento speciale entro il 31 ottobre 2024, versando una flat tax sostitutiva per le imposte sui redditi, le addizionali e l’IRAP.

Inoltre, per coloro che hanno dichiarato cause di esclusione dagli ISA durante le annualità 2020 e 2021 legate alla pandemia di COVID-19, il decreto adegua le normative di riferimento, permettendo una gestione più flessibile delle obbligazioni tributarie.

Commercialisti in sciopero

In risposta alla complessità e all’incertezza normativa che circondano queste nuove disposizioni, tuttavia, alcune sigle sindacali dei commercialisti, tra cui ANC, Andoc, Fiddoc e Unico, hanno proclamato uno sciopero nazionale dal 30 ottobre al 7 novembre 2024. Questo gesto di protesta nasce dalla percezione di una “inadeguatezza della scadenza del nuovo adempimento”, secondo le organizzazioni coinvolte.

Il CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti) però non aderisce: il Consiglio non ha appoggiato questa forma di protesta e il presidente Elbano de Nuccio ha chiarito la posizione dell’organo, distanziandosi dalle sigle che hanno proclamato l’astensione.

Fondi per infrastrutture e grandi eventi

Il DL 155/2024 prevede anche importanti rifinanziamenti per le infrastrutture ferroviarie e per il Servizio Civile Universale, insieme a misure a sostegno di grandi eventi.

Tra questi, i XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, per i quali è stato previsto un incremento di 25 milioni di euro nel 2024. Allo stesso modo, la XVII edizione dei Giochi Paralimpici del 2024 riceverà un finanziamento aggiuntivo di 4 milioni di euro, destinato alla promozione dello sport per persone con disabilità.

È stata inoltre stanziata una cifra pari a 4 milioni di euro a favore di Roma Capitale, in previsione delle celebrazioni del Giubileo 2025.

APE Sociale rifinanziata

Il provvedimento estende i finanziamenti destinati all’APE sociale, con un incremento di 20 milioni di euro per il 2025, 30 milioni di euro per il 2026, e cifre progressive fino al 2028. Questa misura è volta a favorire il pensionamento anticipato per specifiche categorie di lavoratori svantaggiati, ampliando la copertura per i prossimi anni.

Straordinari delle Forze di Polizia

Tra le disposizioni del decreto vi è anche l’incremento di 100 milioni di euro per il pagamento delle ore di lavoro straordinario già effettuate dal personale delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco. Questa misura, in vigore per il 2024, copre gli straordinari già svolti per far fronte alle esigenze di sicurezza e ordine pubblico.

PNRR: tempi di pagamento più veloci

Una parte rilevante del decreto riguarda l’accelerazione dei tempi di pagamento del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con l’introduzione dell’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare un piano annuale dei flussi di cassa. Dovrà prevedere un cronoprogramma per i versamenti e gli incassi, facilitando il flusso di risorse verso i soggetti attuatori.

Inoltre, il Ministero dell’Economia anticiperà i trasferimenti di risorse entro 15 giorni dalle richieste inviate tramite il sistema ReGis, a condizione che vengano dimostrate esigenze di liquidità.

Contributi alle Autonomie territoriali

Infine, il decreto prevede l’assegnazione di 74.418.720 euro alla Regione Sicilia per il 2024, in relazione alla riforma fiscale e agli effetti finanziari sulla disciplina dell’IRPEF. È stato inoltre riconosciuto un contributo di 5.491.000 euro alla Provincia Autonoma di Trento per il recupero del gettito derivante dalla tassa automobilistica del 2013.

Bonus ZES: credito d’imposta aggiuntivo

L’articolo 8 del decreto introduce anche novità riguardanti il credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES). Le modifiche permettono alle imprese di indicare nella comunicazione integrativa anche gli investimenti realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, che non erano stati inclusi nella comunicazione originaria.

In tal modo, le aziende possono aggiornare l’importo del credito d’imposta maturato se gli investimenti sono stati superiori a quanto precedentemente dichiarato. Per beneficiare del tax credit aggiuntivo è necessario allegare la documentazione probatoria che giustifichi l’investimento e l’importo del credito incrementale.

Questa misura si inserisce nel quadro di incentivazione fiscale per sostenere le attività imprenditoriali nelle aree svantaggiate del Paese, favorendo lo sviluppo economico e l’occupazione.

Retribuzioni variabili ai dirigenti scolastici

Il decreto prevede infine un incremento del Fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici. Per l’anno scolastico 2024/2025, il fondo sarà aumentato di 3 milioni di euro, destinati pertanto alla componente variabile della retribuzione di posizione dei DS.

La misura si inserisce in un più ampio processo di armonizzazione delle retribuzioni della dirigenza scolastica con quelle della restante dirigenza pubblica, rafforzando così il riconoscimento del ruolo strategico dei dirigenti scolastici nel sistema educativo italiano.

Per maggiori dettagli su tutte le misure, il testo completo del decreto è disponibile sulla Gazzetta Ufficiale.