Lo schema della Legge di Bilancio 2025 è in dirittura d’arrivo. Una tappa determinante sarà la presentazione del testo della Manovra in Consiglio dei Ministri, previsto per il 21 ottobre, il cui iter parlamentare quest’anno partirà dalla Camera.
Il primo step della sessione di Bilancio è tuttavia rappresentato dal Documento Programmatico di Bilancio (DPB), atteso in CdM entro martedì 15 ottobre, dopo le comunicazioni della Premier Giorgia Meloni al Senato e alla Camera, per approvazione del Consiglio dei Ministri prima dell’invio a Bruxelles per il relativo parere lo stesso giorno.
Si tratta del provvedimento che contiene i numeri fondamentali della Manovra, con le risorse disponibilie e la programmazione del loro utilizzo.
Seguirà a quel punto la “chiusura” del disegno di Legge di Bilancio con le misure e le riforme attese per il prossimo anno, svelato intorno al 21 ottobre, almeno secondo la tabella di marcia stabilita ogni anno dal MEF.
Dal 2024, lo ricordiamo, questo cronoprogramma si integra con il nuovo iter del PSB, il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine che i Paesi Membri UE devono presentare per illustrare le strategie di rientro dal debito. Il Piano italiano è già stato redatto e presentato a settembre: di fatto, delinea i primi impegni di Governo anche per quanto attiene le politiche economiche 2025.
L’approvazione della Manovra italiana vera e propria, infine, deve poi arrivare entro il 31 dicembre, scadenza ultima prevista anche per l’arrivo del parere della Commissione Europea. Diversamente, se la ex Finanziaria dovesse tardare ad essere approvata entro fine anno, scatterebbe l’esercizio provvisorio.
La Legge di Bilancio approvata entrerà pertanto in vigore il 1° gennaio 2025, mentre entro il 31 gennaio il Governo sarà chiamato a presentare gli eventuali Decreti collegati alla Manovra, in genere in materia fiscale.
Infine, sempre a gennaio è atteso il consueto Decreto Milleproroghe, con le dilazioni ed in rinvii di misure che avrebbero dovuto entrare in vigore nel 2025 ma per le quali il Governo concede più tempo.