Il Piano Strutturale di Bilancio, illustrato in Parlamento dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, prevede misure per l’aggiornamento catastale ma senza necessariamente prevedere aumenti delle imposte. Lo ha confermato anche la premier Giorgia Meloni, intervenuta con un video sui Social per “placare gli animi” e ribattere alle polemiche sollevatesi a margine dell’audizione.
L’obiettivo principale è piutosro quello di individuare e regolarizzare le “case fantasma” ma anche i fabbricati di recente ristrutturazione che hanno usufruito di agevolazioni, come il Superbonus, laddove le rendite o i dati non risultino correttamente aggiornati.
I proprietari che non si conformano all’adempimento, peraltro già obbligatorio dal 1° gennaio 2024, riceveranno lettere di compliance e, se necessario, l’Agenzia delle Entrate agirà in surroga per aggiornare le rendite catastali.
Superbonus: in arrivo controlli più severi
L’operazione di revisione catastale riguarda i contribuenti che hanno usufruito del Superbonus 110% senza aggiornare le informazioni in Catasto. In base alla normativa vigente, i proprietari che hanno effettuato ristrutturazioni significative sono obbligati a comunicare eventuali modifiche alle rendite catastali.
Il mancato aggiornamento non comporta automaticamente sanzioni, ma dà luogo a una rivalutazione catastale che può influenzare i tributi locali, come l’IMU, soprattutto per seconde o terze case.
Lettere di compliance e ricalcolo rendita
I proprietari di “case fantasma” o edifici non regolarizzati saranno contattati tramite lettere di compliance.
In caso di mancato aggiornamento dei dati catastali, l’Agenzia delle Entrate agirà in surroga per effettuare le modifiche necessarie e ridefinire la rendita catastale, sulla base dell’articolo 1, comma 277 della legge 244/2007.
Ciò potrebbe comportare imposte maggiorate sulle transazioni immobiliari, come l’IVA e l’imposta di registro, oltre a tributi locali più elevati.
Integrazione dati in Catasto e Attestati A.P.E.
Un’altra novità riguarda l’integrazione dell’archivio catastale con il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (A.P.E.). Il Piano Strutturale di Bilancio prevede una completa interoperabilità tra le banche dati catastali e quelle energetiche, facilitando l’accesso e la condivisione delle informazioni.
Questa operazione dovrebbe contribuire a migliorare la trasparenza del mercato immobiliare e a favorire la transizione energetica degli edifici.
L’aggiornamento catastale e l’interoperabilità delle banche dati rientrano in una più ampia strategia del Piano Strutturale di Bilancio per migliorare la compliance fiscale e la trasparenza del patrimonio immobiliare.
Questo approccio, secondo il documento programmatico, mira a garantire che il carico fiscale sia equamente distribuito e che i tributi locali riflettano il reale valore degli immobili, a beneficio dei comuni e delle casse dello Stato.