Governo e Gruppo FS stanno valutando l’ipotesi di avviare un processo di privatizzazione di Ferrovie dello Stato, aprendo il capitale ai privati al fine di incentivare lo sviluppo degli investimenti.
Ad annunciare questa ipotesi è stato l’AD di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, nel corso del Forum Ambrosetti tenutosi a Cernobbio dal 6 all’8 settembre.
Stando alle dichiarazioni, la semi-privatizzazione rappresenta comunque una decisione da ponderare con cautela, tenendo conto delle peculiarità dell’infrastruttura ferroviaria italiana. Sarà il MEF, in ogni caso, a prendere la decisione finale dopo aver elaborato una strategia chiara ed efficace entro la fine dell’anno.
Le reazioni dei sindacati dei lavoratori dei trasporti non si sono però fatte attendere e, a prendere posizione è stata subito Uiltrasporti, mettendo in evidenza – in una nota congiunt del Segretario Generale Marco Verzari e del Segretario Nazionale Roberto Napoleoni di Uiltrasporti – come il sistema ferroviario italiano sia un asset fondamentale del servizio pubblico e proprio per questo non possa essere svenduto.
Le difficoltà che il sistema ferroviario presenta vanno affrontate dal Gruppo FS, dalle Istituzioni e dal Governo con una programmazione e interventi concreti ed efficaci, finalizzati a salvaguardare integralmente e rilanciare un bene strategico fondamentale per l’economia del paese e garantire una piena mobilità di merci e persone, per questo ribadiamo la nostra contrarietà all’ipotesi di privatizzazione del gruppo FS respingendo altresì anche l’inaccettabile idea che tale scelta possa essere fatta solo per presunti vantaggi di finanza pubblica di breve periodo.
Guardando al futuro, comunque, l’apertura del capitale potrebbe rivelarsi il primo step per la nascita di una nuova IPO (Offerta Pubblica Iniziale).