Il primo appuntamento rilevante nell’agenda di Governo alla ripresa post ferie è di stampo europeo. Entro fine agosto l’esecutivo Meloni deve indicare a Bruxelles i candidati alla Commissione UE presieduta da Ursula von der Leyen. Nelle settimane successive ci sarà invece la presentazione della NaDEF, primo atto della Manovra di Bilancio.
E poi il referendum sull’autonomia differenziata, le nomine RAI e la gestione del voto regionale (election day o no?) Ma vediamo con precisione quali sono i temi e gli appuntamenti più caldi dell’autunno in vista.
Nomina dei Commissari UE italiani
L’Italia punta a un incarico di prestigio nell’esecutivo UE anche senza aver appoggiato la riconferma di Ursula von der Leyen.
A fine agosto, bisogna comunicare due nominativi e, in base alle indicazioni di Von der Leyen, devono essere un uomo e una donna. I due più gettonati sono Raffaele Fitto (ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR) ed Elisabetta Belloni (ambasciatrice, direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, sherpa del G7 pugliese di giugno).
L’eventuale nomina di Fitto imporrebbe in autunno anche un rimpasto di Governo.
NaDEF e avvio sessione di Bilancio 2025
A settembre inizia poi il cammino della Legge di Bilancio. Entro il 20 del mese il Governo presentarà la NaDEF con le previsioni definitive per 2024 e la quantificazione delle risorse a disposizione per il 2025.
E’ un tassello fondamentale per la la Manovra economica, che va messa a punto entro metà ottobre. Quest’anno l’appuntamento con i conti pubbici è particolarmente delicato perché l’Italia è sotto procedura d’infrazione UE per debito eccessivo.
Risorse limitate per la Manovra
La traiettoria di rientro sarà concordata con Bruxelles a novembre, ma la direzione sulla correzione è già contenuta nelle regole del Nuovo Patto di Stabilità: dobbiamo correggere il deficit di uno 0,5% annuo, con l’obiettivo di tornare sotto il 3% e ridurre il debito di almeno un punto all’anno.
La conseguenza sulla Manovra è che non si potrà ricorrere a un extradeficit per finanziarla. E anche i numeri della crescita, al momento confermati all’1% annuo, non lasciano molti spazi.
L’ipotesi più gettonata vede il ricorso al tesoretto accumulato con l’extragettito fiscale incassato nel 2024. Nel primo semestre sono entrate tasse per 10 miliardi superiori a quelle dello scorso anno. Il Ministero dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sempre anifestato prudenza sulla quantificazione di questo tesoretto a cui attingere.
Le attese in questo senso si concentrano anche sul concordato preventivo biennale, il nuovo strumento introdotto dalla Riforma Fiscale che potrebbe far confluire nuove entrate e per di più relativamente certe (il contribuente si accorda sull’imponibile fiscale di un biennio).
Misure da rinnovare
Le misure in cantiere in vista della Manovra: sicuramente la proroga del taglio degli scaglioni IRPEF e della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente.
Ci sono poi da prorogare gli strumenti di flessibilità in uscita in ambito pensioni (più sicuri Opzione Donna e APE Sociale, in bilico la Quota 103), da finanziare le politiche invariate.
Elezioni in Emilia Romagna, Liguria e Umbria
La Manovra economica quest’anno sarà messa a punto in pieno clima elettorale. In autunno si vota infatti per il rinnovo amministrativo di tre Regioni: Emilia Romagna, Liguria, e Umbria.
Ipotesi Election day
Innanzitutto il Governo deve decidere quando si vota. Al momento sono fissate le date per le consultazioni in Liguria per il 27 e 28 ottobre ed in Emilia Romagna per il 17 e 18 novembre, mentre non è ancora stata indicata la scadenza per il voto in Umbria.
L’esecutivo Meloni potrebbe però decidere per un election day che accorpi i tre appuntamenti nello stesso fine settimana elettorale. La decisione prevedibilmente verrà presa in tempi brevi.
I primi sondaggi politici
Ci sono poi i temi politici legati al voto in tre Regioni di cui due sono attualmente a guida centrodestra.
In Umbria con ogni probabilità la coalizione di maggioranza punterà sul secondo mandato per Donatella Tesei, ma con una campagna elettorale che si preannuncia combattuto contro Stefania Proietti, sindaca di Assisi.
In Liguria la situazione è invece in alto mare non essendo stato ancora designato un candidato in sostituzione di Enrico Toti, dimissionario dopo il coinvolgimento in un’inchiesta giudiziaria. L’opposizione affila le armi e l’ipotesi più gettonata vede la candidatura dell’ex ministro Andrea Orlando.
Anche in Emilia Romagna si vota anticipatamente, dopo l’elezione all’Europarlamento dell’attuale Presidente, Stefano Bonaccini. Il centrosinistra candida Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna, mentre il centrodestra risponde con un candidato civico, Elena Ugolini, esperta di politiche educative e formative ed ex Sottosegretaria all’Istruzione del Governo Monti.
Nomine Rai e autonomia differenziata
Legge di Bilancio, regionali e nomine UE non sono gli unici impegni d’autunno per il Governo Meloni.
Fra gli altri appuntamenti di rilievo, sul fronte politica continua il dibattito (e non solo quello) sull’autonomia differenziata. Sono state raccolte le firme per il referendum abrogativo, per cui il tema sarà prevedibilmente fra i più caldi. Anche perché, nel frattempo, ci sono Regioni governate dal centrodestra che annunciano invece l’intenzione di utilizzare la legge.
Infine, le nomine RAI. In settembre il Governo deve indicare i nomi per il Consiglio di Amministrazione: per la presidenza il più quotato resta Giampaolo Rossi ma è una partita su cui ancora non c’è accordo di maggioranza.