Ursula von der Leyen è stata riconfermata come presidente della Commissione Europea dopo un voto del Parlamento europeo che ha visto un’ampia maggioranza a suo favore. La sua rielezione, avvenuta con 401 voti a favore, segna l’inizio del suo secondo mandato alla guida della Commissione.
Con il suo nuovo mandato, von der Leyen punta a rafforzare l’Unione Europea affrontando sfide cruciali come l’immigrazione, il lavoro e l’economia, con un occhio attento ai bisogni delle persone.
Von der Leyen: le priorità del nuovo mandato
La rielezione come presidente della Commissione Europea rappresenta un passo importante verso la stabilità e la continuità delle politiche europee.
Von der Leyen ha anche presentato al Parlamento UE le linee guida politiche per il prossimo quinquennio, che poggiano su una serie di pilastri: Mercato Unico, decarbonizzazione, innovazione, produttività, competitività sostenibile, lavoro.
Durante il suo discorso, von der Leyen ha sottolineato l’importanza di un’economia al servizio delle persone, il supporto al salario minimo europeo e l’accoglienza dei profughi.
Nel suo nuovo mandato, von der Leyen si concentrerà sulla costruzione di un’ampia maggioranza per rafforzare l’Europa. Ha già iniziato a dialogare con vari gruppi parlamentari per assicurarsi il loro sostegno.
Tra le sue priorità ci sono la riforma del trattato di Dublino sull’immigrazione e l’introduzione di un’assicurazione europea contro la disoccupazione.
Le reazioni politiche
Il voto per la riconferma di von der Leyen ha visto diverse reazioni politiche. La presidente ha promesso di dialogare con tutti i gruppi parlamentari, inclusi quelli con posizioni critiche verso alcune delle sue politiche, come il gruppo Identità e Democrazia.
La sua strategia mira a costruire un consenso trasversale per sostenere le sue iniziative future.
Intanto, il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), di cui Fratelli d’Italia è primaria delegazione, ha votato contro.
L’Italia ha in realtà giocato un ruolo chiave nelle trattative per la riconferma di von der Leyen, con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che fino a prima del voto ha sottolineato l’importanza di assicurare che all’Italia venga riconosciuto un ruolo di rilievo nelle future politiche europee.