L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato una classifica delle città italiane più care, considerando l’inflazione tendenziale di maggio 2023 a maggio 2024.
La top ten è frutto di elabarazioni di dati Istat, che registra sia i rincari annui sia l’andamento dell’inflazione mese per mese.
Il podio dei rincari locali in Italia
Al primo posto ex aequo troviamo Parma e Rimini, dove l’inflazione pari all’1,6% comporta una maggior spesa annua di 435 euro per una famiglia media.
Al secondo posto si posiziona Venezia, con un aumento dei prezzi dell’1,4% e un incremento di spesa annuo di 369 euro. Segue al terzo Firenze, sempre con un’inflazione dell’1,4%, che si traduce in una spesa aggiuntiva di 366 euro.
Le altre città in classifica
Appena fuori dal podio troviamo Cagliari, con un’inflazione dell’1,5% e una spesa aggiuntiva di 312 euro. Seguono Padova (1,2%, 308 euro), Trieste (1,2%, 293 euro), Milano e Napoli, entrambe con un’inflazione dell’1,0% e una spesa aggiuntiva di 286 euro. Verona (1,1%, 283 euro) e Perugia (1,1%, 270 euro) completano la top ten, chiusa da Roma con un’inflazione dello 0,9% e una spesa aggiuntiva di 233 euro.
La Top ten delle città più care in assoluto
L’analisi dei dati evidenzia come l’inflazione abbia un impatto significativo sul costo della vita nelle diverse città italiane. Le differenze tra le città più care e quelle più virtuose in termini di inflazione e spesa aggiuntiva annua sono notevoli, con un gap che può influenzare le scelte di residenza e le decisioni economiche delle famiglie.
N | Città |
---|---|
1 | Parma |
1 | Rimini |
2 | Venezia |
3 | Firenze |
4 | Cagliari |
5 | Padova |
6 | Trieste |
7 | Milano |
7 | Napoli |
8 | Verona |
9 | Perugia |
10 | Roma |
Le città più virtuose
L’inflazione è un fenomeno complesso che può essere influenzato da diversi fattori, tra cui le politiche economiche locali, il costo dei servizi e dei beni di consumo, nonché la domanda e l’offerta nel mercato immobiliare.
Nella classifica delle città più virtuose, Aosta si posiziona al primo posto con una deflazione dello 0,6%, che si traduce in un risparmio annuo di 156 euro per una famiglia media. Segue Campobasso con una deflazione dello 0,5% e un risparmio di 104 euro, e Ancona con una deflazione dello 0,2% e un risparmio di 44 euro.