Acquirente Unico ha pubblicato gli esiti delle aste per il Servizio a Tutele Graduali (STG) ai clienti domestici non vulnerabili in maggior tutela che non passano al mercato libero: dal 1° luglio saranno assegnati a nuovi fornitori di energia elettrica.
Un meccanismo che, base ai calcoli delle associazioni dei consumatori, produrrà anche risparmi in bolletta rispetto alle attuali tariffe.
Bolletta luce in tutela: cambio fornitore da luglio
Contrariamente a quanto avvenuto per il gas, per la luce è stata prevista un’asta per selezionare gli assegnatari dei lotti di utenza non passati al Mercato Libero dell’Energia Elettrica a partire dl 1° luglio 2024, ai quali applicare in via transitoria le tariffe STG (una via di mezzo tra quelle calmierate e quelle PLACET).
Per riassegnare gli utenti del mercato tutelato, il territorio italiano è stato suddiviso in 26 lotti geografici. Le diverse società fornitrici hanno partecipato ad una specifica gara per aggiudicarseli.
I nuovi fornitori per ogni Provincia
Il cambio fornitore avverrà automaticamente e senza interruzioni di fornitura (in caso di domiciliazione bancaria, il RID sarà reindirizzato verso il nuovo operatore).
Come ricorda Acquirente Unico, il Servizio Tutele Graduali durerà tre anni (1 luglio 2024 /31 marzo 2027) ma ogni utente potrà scegliere in qualsiasi momento di passare ad un fornitore sul libero mercato.
Quanto si risparmia in bolletta per ogni tariffa
Le condizioni contrattuali del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte PLACET, le condizioni economiche sono invece basate sui valori mensili del PUN (PUN ex post), con prezzo finale unico per tutto il territorio nazionale.
Sulla base di simulazioni effettuate da Consumerismo No Profit e Assium, il meccanismo delle aste impatterà positivamente sulla bolletta.
Una famiglia media con tariffa STG e consumi fino a 2mila 750 kWh in 12 mesi, pagherà una bolletta della luce attorno ai 550 euro annui, con un risparmio di 187 euro (il 25,4% delle attuali tariffe del mercato tutelato).
Si prevede un vantaggio anche per gli utenti del mercato libero che non cambieranno operatore: per loro, il risparmio stimato è addirittura pari al 60% rispetto alla media di mercato.