Il Viceministro all’Economia Maurizio Leo, intervenendo al 7° Forum nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, ha annunciato l’intenzione del Governo di confermare la riduzione degli scaglioni e delle aliquote IRPEF e abbassare le tasse per le classi medie, in linea con gli del PNRR.
L’attuale sistema penalizza le classi medie, ecco perché anche nel 2025 c’è l’impegno a seguire la strada tracciata dalla riforma fiscale.
Aliquote IRPEF ridotte anche nel 2025
L’obiettivo anche per i prossimi anni, come confermato dal viceministro Leo, è dunque quello di mantenere la riduzione delle aliquote.
Il nodo resta però quello le risorse, che l’esecutivo mira a rastrellare grazie a strumenti di compliance fiscale come il concordato preventivo.
In un rapporto più trasparente e collaborativo con il mondo delle imprese e delle Partite IVA, alzeremo i redditi dichiarati e ci impegneremo a ridurre le aliquote. Abbiamo già iniziato nel 2024 e continueremo nel 2025.
Riforma IRPEF nel PNRR
Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il suo intervento al Forum, ha sottolineato l’importanza della riforma fiscale, in sintonia con gli obiettivi del PNRR. La riforma prevede infatti la creazione di un sistema fiscale efficiente e capace di rendere più efficace la lotta alla evasione fiscale.
La prima fase della riforma fiscale si è realizzata con l’approvazione di sette decreti legislativi tra dicembre 2023 e l’inizio dell’anno corrente, come ha ricordato da Giorgetti.
La revisione delle aliquote IRPEF è tuttavia ancora “sperimentale”: in Manovra è stata prevista la riduzione a tre aliquote soltanto per l’anno d’imposta 2024, ma la previsione – confermata dalle anticipazioni di Leo e Giorgetti – è quella di confermarla nel 2025 e, se possibile, di proseguire su questa strada con la graduale riduzione delle aliquote per gli anni successivi.