Un “Piano Casa” a partire dal 2025, per velocizzare le assegnazioni degli alloggi (ad oggi sono 360mila le domande di accesso inevase) e svecchiare il patrimonio immobiliare pubblico, grazie anche ad investimenti pari a circa 100 milioni di euro, tra recupero e riconversione in edilizia residenziale pubblica sociale.
Se ne è parlato al Ministero delle Infrastrutture il 16 gennaio, nel corso di un incontro durante il quale il MIT ha delineato la propria strategia.
Focus su riordino e semplificazione normativa, oltre alla definizione di modelli sperimentali (con appositi progetti pilota) coinvolgendo anche soggetti privati.
A tal fine sono stati definiti specifici tavoli:
- Ricognizione dei programmi di edilizia residenziale pubblica e sociale, con relativi fabbisogni.
- Riordino e semplificazione delle procedure di valorizzazione e recupero degli immobili pubblici dismessi
- Individuazione di linee guida e best practices per il riordino degli enti regionali operanti in materia.
- Avvio di un confronto sulle iniziative di competenza delle cooperative edilizie e degli enti previdenziali.
In ambito housing sociale, secondo una prima ricognizione di Federcasa citata dal Governo, sono 836mila gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Italia, ma nel nuovo Piano Casa è prevista anche la destinazione ad alloggi e case popolari (la domanda stimata è pari ad almeno 650mila alloggi) di unità immobiliari private rimaste invendute.