Nuovi crediti d’imposta “Transizione 5.0” per gli investimenti in sostenibilità delle imprese, aggiuntivi rispetto a quelli per la transizione digitale e compatibili con gli stessi: i due incentivi si potranno sommare, ad esempio nell’ambito di un progetto digitale che abilita il risparmio energetico.
A fornire tutte le anticipazioni sugli incentivi in arrivo a gennaio 2024 è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla Camera.
Incentivi Transizione 5.0 nel 2024
Il Piano Transizione 5.0 utilizzerà fondi del PNRR e di REPowerUE, per un totale di quai 13 miliardi di euro in due anni. I nuovi crediti d’imposta riguarderanno risparmio ed efficienza energetica e formazione.
«Per gli investimenti del 2024 e del 2025, sarà riconosciuto un incentivo sotto forma di credito d’imposta in relazione a progetti di investimento che comportino un risparmio energetico almeno del 3%, a livello di impresa, o del 5% per il processo produttivo interessato». Le aliquote agevolative saranno parametrate al livello di efficienza energetica. E potranno arrivare al 40%. Il tetto massimo agevolabile sarà incrementato dagli attuali 20 a 50 milioni di euro.
Previsti anche nuovi incentivi per la formazione, «fino al massimo del 10 per cento dell’investimento agevolabile», anticipa Urso.
Nuovi incentivi alle Rinovabili
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, «punteremo a privilegiare al massimo la tecnologia europea e, quindi, nazionale – sottolinea il ministro -. Per questo, nel Decreto Energia abbiamo già previsto una norma in base alla qual l’ENEA realizzerà un registro con tre classi di prestazione energetica degli impianti fotovoltaici».
Il Piano Transizione 5.0 «agevolerà, con maggiore intensità, gli investimenti su impianti della prima classe in cui si concentra, soprattutto, l’offerta di produttori europei e italiani, inclusi quelli sviluppati dall’ENEL nello stabilimento di
Catania, che così potrà diventare, a breve, il più grande stabilimento fotovoltaico d’Europa».
Le misure saranno contenuto in un decreto legge previsto in gennaio, e ci sarà poi un decreto attuativo del MIMIT «che, di fatto, è già pronto» dichiara Urso.
Quindi, le tempistiche si prospettano relativamente brevi. In gennaio ci sarà un decreto sui nuovi crediti d’imposta 5.0, immediatamente seguito dalle istruzioni operative previste.
Le imprese chiedono da tempo un Piano Industria 5.0, questi 13 miliardi vanno incontro alla richiesta potenziando il sistema delle agevolazioni per la transizione digitale in particolare sul fronte della transizione energetica e dell’economia green.