I contenuti della Legge di Bilancio, al vaglio del Senato, sono alla base di una fitta catena di scioperi e proteste che rischiano di paralizzare diversi settori nel periodo compreso tra la metà di novembre e i primi giorni di dicembre 2023.
Cgil e Uil hanno annunciato diversi scioperi a livello territoriale contro la Manovra 2024, mentre Cisl ha organizzato una protesta che si terrà nella Capitale il 25 novembre.
Calendario agitazioni contro la Manovra
Per venerdì 17 novembre 2023, FLC CGIL insieme alle Confederazioni di Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero nazionale per l’intera giornata che coinvolgerà tutto il personale di scuola, università, ricerca, AFAM, formazione professionale e scuola non statale.
Per il Corpo dei Vigili del Fuoco, l’astensione è per la fascia oraria 9:00 – 13:00.
Sciopero nei Trasporti
Per la giornata del 17 novembre è stato proclamato anche uno sciopero dei trasporti.
Secondo la Commissione di Garanzia per gli Scioperi, tuttavia (che ha chiesto alle sue sigle sindacali la rimodulazione delle agitazioni in alcuni settori):
Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici.
Per la Commissione si tratta infatt di uno sciopero “intersettoriale” e non “generale”, motivo per cui dovrebbe essere soggetto a limitazioni di orario rispetto a quanto proclamato.
Cgil e Uil hanno deciso di portare avanti lo sciopero per gli altri comparti ma di esentare il trasporto aereo: personale di volo, di terra (gestori, handlers, catering, servizi in appalto della vigilanza privata aeroportuale) ed Enav.
Scioperi a livello regionale
A livello territoriale le agitazioni proclamate dai due sindacati si scandiscono secondo il seguente calendario:
- il 20 novembre sciopera la Sicilia,
- il 24 novembre scioperano le Regioni del Nord,
- il 27 novembre sciopera la Sardegna,
- il 1° dicembre scioperano le Regioni del Sud.
Scioperi in Sanità
Il 17 novembre è previsto anche uno sciopero nazionale degli infermieri, seppure con la garanzia dei servizi essenziali.
A seguire, toccherà ai medici il prossimo 5 dicembre. La protesta è diretta alla revisione delle aliquote di rendimento previdenziali per quanto riguarda le pensioni che saranno liquidate da gennaio 2024.
Come hanno precisato il sindacato dei medici ospedalieri ANAAO ASSOMED e CIMO-FESMED, infatti:
Le misure contenute nella legge di bilancio in discussione al Senato non sono in grado né di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova né di soddisfare le richieste della categoria che rappresentiamo. Dalla manovra ci saremmo aspettati un intervento sull’indennità di specificità medica e sanitaria per garantire un aumento degli stipendi di tutti i dirigenti e frenare dunque la fuga dei professionisti verso l’estero e il privato, e invece si è deciso di aumentare le retribuzioni delle prestazioni aggiuntive per abbattere le liste d’attesa, misura che è destinata a non produrre risultati concreti.