Tasse al 42,9% del PIL bruciano il reddito degli italiani: la classifica UE

di Alessandra Gualtieri

6 Novembre 2023 09:04

Italia al sesto posto in Europa per incidenza di tasse e contributi sul reddito, pari al 42,9% del PIL in netto aumento: analisi e classifica Eurostat.

In base alle statistiche Eurostat sul reddito disponibile mediano, tenendo conto della distribuzione e della composizione familiare, l’Italia si colloca sotto la media europea, che tuttavia registra un incremento del 3,8% nel 2022 rispetto all’anno precedente.

Va anche peggio per quanto riguarda l’incidenza delle tasse sui redditi degli italiani. Vediamo in dettaglio tutti i dati.

Il rapporto tasse/PIL nell’Eurozona

Nel 2022, nell’UE il rapporto tasse/PIL (ovvero la somma di imposte e contributi sociali netti rispetto al prodotto interno lordo), si è attestato al 41,2%, in lieve calo rispetto al 2021 (41,5%).

Nell’Eurozona le entrate fiscali sono aumentate in linea con il PIL nominale, il che significa che il rapporto tasse/PIL nel 2022 è rimasto stabile al 41,9%.

In termini assoluti, però, le tasse sono aumentate di 480 miliardi di euro, con un picco nel rapporto tasse/PIL in Francia, Belgio e Austria e la variazione più evidente a Cipro. L’Italia si colloca nella parte medio-alta della classifica.

L’incidenza delle tasse sui redditi in Italia

L’incidenza delle tasse e dei contributi sociali in Italia nel 2022 si è rivelata ben più elevata rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno, hanno rappresentato il 42,9% del PIL italiano, in aumento rispetto al 42,8% del 2021.

Secondo i dati Eurostat, dunque, l’Italia si colloca al sesto posto in Europa, salendo di una posizione rispetto al settimo posto occupato nel 2021.

Per fare un confronto, infatti, il rapporto complessivo delle tasse sul PIL nell’Unione Europea si è attestato al 41,2%, in calo dal 41,5% del 2021.

Il confronto con gli altri Paesi UE

Solo cinque Paesi dell’Unione Europea hanno una percentuale di tasse e contributi sociali sul PIL superiore a quella italiana: Francia, Belgio, Austria, Grecia e Finlandia. Svezia e Germania, rispettivamente con il 42,4% e il 42,1%. Dunque, si collocano anch’essi sopra la media europea.

Entrate fiscali: la classifica Eurostat

Le entrate fiscali nell’Eurozona sono rimaste stabili al 41,9%. In termini assoluti, però, le entrate complessive da tasse e contributi sociali sono aumentate di 480 miliardi di euro, raggiungendo 6.549 miliardi.

Francia (48%), Belgio (45,6%) e Austria (43,6%) hanno registrato le quote più elevate di tasse e contributi sociali in percentuale sul Pil.

La variazione più significativa si è però registrata a Cipro, con un aumento dal 34,8% al 36,5%. Anche l’Ungheria ha assistito a un aumento, passando dal 33,9% al 35,1%.

All’estremo opposto si trovano Irlanda (21,7%), Romania (27,5%) e Malta (29,6%), con i rapporti più bassi di fiscalità e contributi sociali rispetto al PIL.