Come ampiamente annunciato, la Commissione Ue ha versato la terza rata del PNRR all’Italia.
L’iter per questa tranche è stato più lungo rispetto alle precedenti perché ci sono stati rilievi su alcune voci, e l’Italia ha quindi rimodulato gli obiettivi.
La somma versata è pari a 18,5 miliardi di euro, in luogo dei 19 originariamente previsti. La differenza, per la precisione pari a 519 milioni, arriverà con la quarta rata, pari a 16,5 miliardi.
«Il pagamento della terza rata fa seguito alla valutazione positiva della Commissione sul raggiungimento dei 54 obiettivi e traguardi previsti dal Piano, valutazione poi confermata dagli Stati membri Ue nel Comitato Economico e Finanziario e nel successivo Comitato Rrf», spiega il ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.
In tutto, continua il ministro, «l’Italia ha già ricevuto 85,4 miliardi di euro, corrispondenti a più del 44% del totale del PNRR».
Molto in sintesi, un prefinanziamento di 24,9 miliardi, e due rate da 21 miliardi ciascuna.
Ora gli sforzi si concentreranno sulla quarta rata, prevista per la fine dell’anno.
I primi step valutativi da parte di Bruxelles sono positivi, ma l’iter di approvazione non è ancora terminato, pur non essendoci motivi di preoccupazioni sullo sblocco per tempo di questa nuova tranche.
Il pagamento delle rate, lo ricordiamo, è condizionato al raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano.
Ricordiamo infine che nello scorso mese di luglio l’Italia ha modificato il PNRR, escludendo misure precedentemente approvate per un totale di 15,9 miliardi di euro, e introducendone di nuove per 19,2 miliardi, concentrate in particolare sulla transizione ecologica.