La sessione di Bilancio entra in Parlamento con l’avvio dell’esame della NaDEF, mentre il Governo si prepara a predisporre la Manovra 2024 vera e propria. In base alle anticipazioni di stampa, è previsto che il disegno di Legge di Bilancio venga presentato e discusso in Consiglio dei Ministri il prossimo 16 ottobre.
Nel frattempo, il Parlamento dovrà approvare in settimana lo scostamento necessario per finanziarla a deficit.
Legge di Bilancio 2024 finanziata a deficit
Non sarà una finanziaria “pesante”: si parla di circa 22 miliardi, anche se su i condizionali sono d’obbligo viste le difficoltà di reperire le risorse necessarie. Per quanto riguarda le misure, ci sono alcune certezze, come la proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo fiscale, la riforma fiscale sul primo scaglione IRPEF, le nuove tutele per la famiglia, la proroga delle misure di flessibilità in uscita.
Ci sono poi altri interventi ancora oggetto di dibattito, tra flessibilità in uscita (pensione agevolata per le donne), aliquote d’imposta ridotte su fringe benefit e premi di risultato e nuovi rinvii per plastic e sugar tax.
Le audizioni sulla NaDEF
Il primo appuntamento chiave della settimana è rappresentato dalle audizioni sulla NADEF davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Si comincia con Cnel, Istat, Corte dei Conti e Banca d’Italia (lunedì 9 ottobre) e si prosegue (martedì 10 ottobre) con l’UPB (Ufficio Parlamentare di Bilancio) e e il Ministero dell’Economia. Quest’ultimo potrebbe essere un momento rilevante: Giancarlo Giorgetti potrebbe dare prime indicazioni sulle dimensioni della Manovra e sul modo in cui verrà finanziata.
Lo scostamento di Bilancio
Al momento, come detto, si parla di circa 22 miliardi. Il grosso della Manovra sarà finanziato a deficit, utilizzando la differenza fra l’indebitamento tendenziale, 3,6%, e quello programmatico 2024, 4,3%, che libera circa 15,7 miliardi.
E’ atteso in settimana il voto del Parlamento sullo scostamento, necessario per approvare la manovra.
Il calendario della Manovra 2024
Il Governo prevede di portare il disegno di legge di bilancio in CdM lunedì 16 ottobre. I tempi sono compatibili con il calendario delle comunicazioni con l’Unione Europea, a cui bisogna inviare un documento di bilancio entro il 20 ottobre.
Quest’anno la Manovra sarà esaminata in prima lettura al Senato.
Se l’esecutivo riuscisse effettivamente ad approvare il 16 del mese lo schema di Manovra 2024 vero e proprio, sarebbe uno dei più veloci degli ultimi anni, che hanno visto approvazioni tardive (a fine ottobre o ai primi di novembre) ed un dibattito parlamentare ridotto ad un solo ramo del Parlamento, procedendo poi con testo blindato e voto di fiducia.
Le anticipazioni sulle misure
Una serie di anticipazioni sono contenute nella NaDEF.
Le risorse, si legge nella Relazione al Parlamento, saranno utilizzate «per il taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024 e l’attuazione della prima fase della riforma fiscale, il sostegno alle famiglie e alla genitorialità, la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego con particolare riferimento al settore della sanità, il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti nell’ambito del PNRR, nonché il finanziamento delle politiche invariate».
Decliniamo velocemente queste misure.
- Taglio al cuneo fiscale: è una proroga della norma attualmente applicata, che riguarda la quota di contributi a carico del dipendente, la riduzione è pari al 6% per i redditi fino a 35mila euro, e sale al 7% fino a 25mila euro. La quota a carico del lavoratore è pari al 9,19%. Quindi, i dipendenti che guadagnano fino a 25mila euro annui, applicando il taglio del 7% avranno un’aliquota contributiva 2,19%, mentre fra i 25mila e i 35mila euro l’aliquota sarà del 3,19%. Le somme oggetto di decontribuzione vanno direttamente in busta paga, aumentano quindi lo stipendio lordo.
- Riforma IRPEF: l’intervento, si legge nella NaDEF, attuerà «il passaggio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche a tre aliquote». E, come ha dichiarato lo stesso ministero dell’Economia, riguarderà lo scaglione al 23%. Due le ipotesi: l’accorpamento dei primi due scaglioni, che porterebbe l’aliquota del 23% fino a 28mila euro di reddito, oppure un ampliamento del primo scaglione (che attualmente riguarda i redditi fino a 15mila euro), e del terzo, nel quale confluirebbe la parte alta del secondo scaglione.
- Misure per le famiglie: qui le anticipazioni di stampa considerano un largo ventaglio di ipotesi, da un nuovo intervento sull’assegno unico all’introduzione di nuovi bonus. La NaDEF anticipa che gli interventi si concentreranno sulle famiglie a reddito medio basso con almeno due figli. E che in questa senso ci sarà un intervento definito “innovativo”.
Pensioni fra proroghe e novità 2024
Ci sono misure che certamente confluiranno in Manovra, a partire dal rinnovo delle formule previdenziali di flessibilità in uscita, in mancanza di Riforma Pensioni (indicata nella NaDEF come obiettivo da realizzare entro fine legislatura, quindi non nell’immediato).
Si danno per scontate la conferma della Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi), e dell’APE Sociale (63 anni di età e 30 o 36 anni di contributi a seconda della categoria di appartenenza fra le quattro ammesse).
Potrebbe esserci un allargamento della platea dell’Opzione Donna abbassando il requisito anagrafico a 58 anni (attualmente è a 60 anni, con uno sconto di due anni per ogni figlio fino a un massimo di due figli). Si parla anche di nuove ipotesi di flessibilità in uscita riservate alle lavoratrici: da un nuovo APE Donna, a una pensione contributiva con 64 anni di età e 20 anni di contributi (Quota 84).
Altre misure allo studio
Sembra molto probabile un nuovo rinvio della sugar tax e della plastic tax: introdotte dalla Manovra 2021, non sono mai entrate in vigore. L’ultimo slittamento è stato previsto dalla Legge di Bilancio dello scorso anno, con appuntamento teorico al prossimo primo gennaio. Ora, con la Legge di Bilancio 2024, è attesa una nuova proroga.
La plastic tax sarebbe un’imposta fissa di 0,45 euro per ogni chilo di prodotti in plastica venduti o acquistati, la sugar tax si applica alle bevande analcoliche edulcorate ed è pari a 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e 0,25 al chilo per quelli da diluire.
Infine, per quanto riguarda il mondo del lavoro, non si esclude che si preveda la proroga di alcune misure che incentivano premi di risultato e fringe benefit. Nel dettaglio, resterebbero l’aliquota agevolata del 5% sui premi di risultato e la detassazione dei fringe benefit fino a 3mila euro per li genitori con figli. Non si escludono ulteriori potenziamenti per nuclei particolarmente numerosi.