Negli ultimi 30 anni la domanda di elettricità è raddoppiata e si prevede che raddoppierà nuovamente entro il 2050 e questo significa che almeno l’80% della generazione di elettricità mondiale dovrà essere a basse emissioni di carbonio entro il 2050 per avere una possibilità realistica di mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi °C rispetto ai livelli preindustriali, come deciso dai Paesi dell’UE nell’Accordo di Parigi del 2015.
L’energia nucleare è una fonte di energia abbondante e densa, non emette gas clima alteranti ed è in grado di fornire, soprattutto oggi, soluzioni sicure, flessibili, resilienti, sostenibili ed economicamente vantaggiose per supportare le attività produttive, promuove l’equità energetica, la sicurezza degli approvvigionamenti e contribuire alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Sfruttare questa forma di energia per scopi pacifici è stata una delle conquiste scientifiche e tecnologiche più importanti del XX secolo: ha portato benefici alla medicina, alla sicurezza e all’energia. Eppure, dopo alcuni decenni di rapida crescita, gli investimenti nell’energia nucleare sono in fase di stallo in molti paesi sviluppati.
Oggi, il panorama è evoluto in modo significativo a causa di fattori quali i progressi tecnologici, la sicurezza energetica, l’aumento dei costi energetici e l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico. L’Italia, in particolare, è stata un pioniere dell’energia nucleare civile e anche oggi, dopo la sua rinuncia, il Paese rimane all’avanguardia nei progressi tecnologici in questo campo. È giunto quindi il momento di riaprire un dibattito ed è quello che punta a fare il Simposio “Il ruolo del nucleare nell’era della transizione energetica” che si terrà a Roma il 5 ottobre 2023 presso il Rome Advanced District (ROAD) al Gazometro di Roma Ostiense.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI
Il Simposio, nato dalla collaborazione tra Massachusetts Institute of Technology(Mit)-Industrial Liaison Program (Ilp), il Politecnico di Milano e l’Energy Center del Politecnico di Torino, durerà una giornata e sarà strutturato in due parti: durante la mattinata ci saranno una serie di interventi che approfondiranno gli aspetti scientifici e tecnologici con esperti internazionali, mentre nel pomeriggio si darà spazio al dibattito sul contesto italiano con approfondimenti sul ruolo dell’università e lo stato della Ricerca, sulla filiera industriale e sul contesto istituzionale.
L’evento del 5 ottobre attrarrà la partecipazione di numerosi stakeholders del settore energia e industria: università, istituti di ricerca, business schools, industrie energivore, Associazioni di categoria, Agenzie nazionali, Autorità regolatorie, Istituzioni politiche locali e nazionali, società di consulenza e media.