Primi bilanci per il patto tra Governo e aziende sul Trimestre Anti Inflazione (previsto da ottobre a dicembre 2023), che sta prevedendo il ricorso a prezzi scontati (tramite offerte o promozioni) o a prezzo bloccato (per una selezione limitata) su uno specifico paniere di prodotti alimentari e di largo consumo.
Il “Patto” coinvolgendo 36 associazioni di settore con i primi risultati in positivo seppur non esaltanti, come rivela l’analisi NielsenIQ (NIQ) sull’andamento dei consumi delle famiglie italiane (volumi di vendita, acquisto prodotti e promozioni).
I volumi di vendita per ottobre sono stati pari a +1,7% su base mensile, con un indice dei prezzi che varia dal 7 al 5%. Sui prodotti dell’Industria di Marca (IDM) i volumi sono però rimasti di segno negativo (seppur in lieve ripresa) mentre sono i netta risalita (+5,4%) i prodotti a Marchio del Distributore (MDD). Per quanto riguarda le promozioni, il report ha registrato a ottobre un +1,2%.
Quali sono i prodotti anti inflazione in Italia
Nel paniere di beni con prezzo bloccato o scontato ci sono prodotti alimentari, per l’infanzia e la cura della persona, generi di largo consumo e farmaci. In particolare, sono stati inseriti:
- pane, passata di pomodoro e prodotti confezionati (carne, pasta, uova, zucchero, latte, riso, sale, cereali e farina); pannolini e altri prodotti per la prima infanzia, la cura della persona, l’igiene personale e la casa;
- su frutta e verdura sono previsti promozioni locali;
- l’olio potrebbe avere un prezzo bloccato.
Gli sconti (variabili per prodotto e per marca) sono pubblicizzati e le iniziative segnalate con il bollino del governo. Per segnalare abusi o comportamenti scorretti si può contattare il Garante dei prezzi (presso il MIMIT).
Possono essere scontati sia a scaffale nei negozi fisici sia venduti online. In entrambi i casi si ricorre ad un bollino esposto nei supermercati e altri negozi aderenti all’iniziativa oppure in versione digitale nel carrello online. I prodotti che fanno parte del paniere anti inflazione sono infatti contrassegnati da specifico logo, in modo da essere riconoscibili.
Quali sono i negozi aderenti al Trimestre Anti-inflazione
Chi aderisce al patto anti-inflazione? L’iniziativa coinvolge industria e distribuzione, ossia produttori e GDO. Coinvolge artigiani, cooperative, commercianti e supermercati, tramite appositi protocolli d’intesa siglati con il MIMIT. La lista completa dei negozi aderenti e degli esercizi commerciali con prezzi scontati o bloccati è pubblicata sul sito del Ministero.
L’elenco è divisa per regione, provincia e comune: basta cliccare sulla città di interesse per ottenere il dettaglio dei negozi. Fra i supermercati segnaliamo Esselunga, Conad, Decò, Despar, Penny market, COOP, CRAI, Il Gigante, Sigma, NaturaSì e moltissime farmacie.
Un’analisi di Altroconsumo sui prezzi praticati dalle principali catene a Milano e Roma, è emerso che, in media, sono soltanto 24 le categorie scontate e nella pratica mancano alimenti fondamentali come l’olio di oliva, l’acqua e i freschi.
Non solo: il numero di offerte è apparso ridotto del 36% e, nel 78% dei casi, i prodotti a prezzo bloccato non risultati essere solo i più economici a scaffale (quasi sempre quelli a marchio del distributore).
Il patto è stato siglato da 36 sigle e associazioni di categoria tramite protocolli specifici:
- distribuzione: Federdistribuzione, Ancd – Conad, Ancc – Coop, Confcommercio, Fiesa – Confesercenti, Confcooperative – consumo e utenza, Confimprese, Federfarma, Assofarm, Farmacieunite, Federfardis, Mnlf, Culpi, Fnpi, Unaftisp;
- produzione alimentare: Federalimentare, Centromarca, IBC, Union alimentari Confapi, Unionfood, Assogiocattoli, Confimi industria;
- artigianato: Cna, Confartigianato, Casartigiani;
- cooperative: Legacoop agroalimentare, Confcooperative–Fedagripesca;
- agricoltura: Coldiretti, Confagricoltura, Filiera Italia, Copagri, CIA.
Fin quanto e fino a quando i prodotti saranno scontati
Il trimestre anti-inflazione. è scattato il 1° ottobre e termina il 31 dicembre 2023. Non si tratta di sconti fissi ma di libere iniziative commerciali che riguardano il paniere di prodotti sopra indicati e contraddistinti da bollino.
Non c’è una regola sui prezzi da attribuire ai prodotti nel paniere. In genere c’è l’impegno a non alzarli.
Per quanto concerne gli sconti, si applica in media un massimo del 10%. Sembra poco, ma su una spesa media si arriva complessivamente a 4 miliardi di euro, nel trimestre si tradurrebbe in alcune centinaia di euro a famiglia.