Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, durante un seminario organizzato dall’Ispi ha rivelato una possibile fine del rialzo dei tassi BCE:
Quattro punti e venticinque di aumento in un anno è un inasprimento molto forte e ritengo che siamo vicini al livello al quale fermare l’incremento dei tassi.
Visco ha comunque sottolineato l’importanza di essere pronti a muoversi nel caso di nuovi shock inattesi sui prezzi al consumo.
BCE: le prossime mosse di politica monetaria
La probabilità di questi nuovi shock non può essere considerata nulla per quanto non particolarmente elevata: questa la sintesi delle previsioni esposte.
Per Visco, bisogna essere prudenti nel guidare il ritorno dei tassi su livelli in linea con l’evoluzione dell’economia dell’area dell’Euro attesa nell’equilibrio di medio periodo.
L’inflazione in discesa alimenta ottimismo
Il Governatore di Bankitalia ha ricordato che l’inflazione è in discesa e che ci sono segnali molto rassicuranti rispetto a un anno fa, soprattutto per i prezzi dei prodotti energetici:
Ora le aspettative di inflazione sono circa al 2%: siamo stabili. I tassi a medio termine sono restrittivi.
BCE e Fed: strategie a confronto
Visco ha infine criticato il racconto giornalistico che vede la BCE inseguire la Fed o che gli shock sulla domanda di beni e servizi e di liquidità “sono più o meno gli stessi”:
bisogna guardare bene i livelli di domanda e offerta.
Dunque, una presa di posizione contro il perseguimento di politiche troppo restrittive.
L’intervento inevitabile della Banca Centrale Europea
Secondo il Governatore Visco, le mosse della BCE finora intraprese sono state per certi versi inevitabili (i tassi “sono andati dove dovevano andare”) ma i tempi ora sembrano cambiati.
Oltre al cambio di rotta sulla politica monetaria, inoltre, è necessario agire per contrastare l’impatto che le restrizioni sui tassi hanno generato.
Negli ultimi anni – ha spiegato il Governatore della Banca d’Italia – anche per effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia “c’è stata una caduta di reddito e bisogna proteggere i più deboli.