Il ministro Giancarlo Giorgetti, al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha nuovamente anticipato le linee guida della prossima legge di bilancio.
Non sono mancate le note polemiche su misure del passato che hanno penalizzato i conti pubblici e che adesso rendono più difficile l’attuazione delle riforme, comprese quelle da lungo attese.
Manovra in salita
La Manovra 2024 confermerà gli obiettivi generali di finanza pubblica e punterà sulla tutela del lavoro e il contrasto alla denatalità. L’obiettivo è anche quello di aumentare la produttività a un taglio delle rendite.
Il riferimento potrebbe indirettamente essere collegato ad un nuovo taglio della rivalutazione pensioni. Senza alcun intervento da parte del Governo, l’aumento delle pensioni dovuto all’inflazione sarebbe pari all’8,1%, a cui applicare le aliquote per scaglione. Ma vista l’impressionante esborso per lo Stato, è quasi certo che si andrà verso un nuovo “meccanismo ad hoc”.
Il capitolo pensioni
Un’ipotesi molto concreta visto che l’INPS sta già calcolando il potenziale risparmio che ne deriverebbe, assieme alle altre formule di riforma pensioni applicabili in Legge di Bilancio 2024: APE Sociale rosa al posto di Opzione Donna, rinnovo Quota 103, eventuale Quota 41 con ricalcolo contributivo, aumento delle pensioni minime. Un pacchetto da circa un miliardo e mezzo.
Le risorse prosciugate
Il problema come sempre sono le risorse. E su questa nota dolente, nelle dichiarazioni di Giorgetti non sono mancate aspre critiche al Superbonus, che secondo il Governo Meloni ha generato un fardello finanziario per lo Stato che ostacola adesso le riforme da varare e che, in più, avrebbe anche generato ritardi sui progetti del PNRR, focalizzando sul settore privato il grosso dell’attività edile.
Le possibili soluzioni
Riguardo ai negoziati sulla riforma del Patto di stabilità, che permetterebbe maggiori margini di manovra nella Legge di Bilancio, Giorgetti ha dichiarato:
L’Italia condivide la politica di riduzione del debito pubblico ma al tempo stesso chiede all’Europa di considerare in modo ragionevole le spese per la transizione energetica e per il sostegno all’Ucraina.
Sull’imposta degli extra margini delle banche – che serve a fare cassa – il Governo è invece pronto ad applicare aggiustamenti: “nella sua versione definitiva, tutti quanti la potranno apprezzare”.