Nei prossimi giorni si definirà il perimetro attuativo e le regole applicative del trimestre anti-inflazione a cui lavora il Governo, a favore delle famiglie italiane.
L’accordo siglato il 4 agosto – e su cui si attendono linee guida entro il 10 settembre – partirà il primo ottobre e durerà un trimestre, anche se al momento una parte dell’industria alimentare latita. In particolare, non hanno firmato Centromarca e Ibc (Associazione delle industrie dei beni di consumo). Hanno invece firmato le associazioni che raggruppano l’industria della trasformazione alimentare.
Secondo Assoutenti, se ci fosse invece un’adesione massiccia, ammonterebbe a 4miliardi di euro il risparmio che potrebbe generare, una volta a regime, il paniere di prodotti a prezzi calmierati (spesa alimentare e cura della casa e della persona), nei tre mesi di applicazione ipotizzati (da ottobre a dicembre).
Grazie all’abbattimento dei prezzi del 10%, si determinerebbe un risparmio medio di 155,3 euro a trimestre per una famiglia tipo.
Di questo importo, 140 euro rappresenterebbero il risparmio per la spesa alimentare, cifra che salirebbe a 211,2 euro per un nucleo con due figli. Come spiega il presidente Furio Truzzi,
si tratta ovviamente di mere stime, su cui incideranno diverse variabili, come la gamma di prodotti che sarà inserita nel paniere, il taglio dei prezzi operato da grande distribuzione e commercianti e l’adesione da parte dei consumatori.
La speranza di Assoutenti, tuttavia, è quella che anche altre categorie economiche possano associarsi al patto anti-inflazione.
Per questo siamo pronti a collaborare alle linee guida che il governo sta preparando. Intanto come Assoutenti ci stiamo organizzando per realizzare a partire da ottobre una serie di monitoraggi sui prezzi in tutta Italia affinché la riduzione dei listini sia reale su tutti i prodotti che saranno inseriti nel paniere.