L’obiettivo è ambizioso: recuperare 2,8 miliardi di entrate evase entro il 2025. È quanto prevede la Convenzione triennale tra il MEF e l’Agenzia delle Entrate, siglata dal viceministro all’Economia Maurizio Leo e dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini.
Il Fisco si impegna così a raggiungere specifici obiettivi nel recupero di gettito da evasione fiscale nei prossimi tre anni.
Obiettivi di incasso e metodi di recupero
Per il 2023, l’obiettivo di incasso è di 18,1 miliardi, con un incremento di 1,3 miliardi rispetto al 2022. Seguiranno 19,3 miliardi nel 2024 e 19,6 miliardi nel 2025.
Il recupero sarà possibile grazie alla promozione della “compliance”, agli accertamenti e controlli, alle comunicazioni di irregolarità e all’attività degli agenti della riscossione.
Più qualità nei controlli
L’Agenzia delle Entrate punterà sulla qualità dei controlli, sulla selezione dei contribuenti a maggiore rischio di evasione e sull’applicazione di strumenti di data analysis avanzati.
L’analisi dei big data e l’interoperabilità delle banche dati saranno strumenti preziosi in questa lotta all’evasione fiscale.
Più Intelligenza Artificiale e Machine Learning
L’intelligenza artificiale e il machine learning saranno utilizzati per monitorare il comportamento dei contribuenti, verificare la loro propensione all’adempimento e valutare il livello di fedeltà fiscale.
Questi strumenti contribuiranno al miglioramento della qualità dei controlli.
Più strumenti innovativi e incentivi
La Convenzione prevede anche l’incremento dei servizi telematici resi disponibili, la lavorazione dei rimborsi IVA e delle imposte dirette, e l’incremento della capacità operativa dell’Agenzia.
Inoltre, la retribuzione dei lavoratori dell’Agenzia sarà quantificata in base a specifici parametri, tra cui il numero dei soggetti sottoposti ad analisi congiunta con altre Amministrazioni.
Verso la digitalizzazione dei servizi fiscali
La Convenzione spinge verso una maggiore digitalizzazione dei servizi fiscali. Le videochiamate, l’invio telematico di documenti e la firma digitale diventeranno strumenti sempre più utilizzati.
Si punta anche a nuove forme di comunicazione con il contribuente, ad esempio attraverso piattaforme integrate con altre pubbliche amministrazioni.
Precompilata: modello dichiarativo ordinario
La dichiarazione precompilata diventerà il “metodo ordinario” per dichiarare i redditi al Fisco. L’obiettivo è semplificare e diversificare i servizi di assistenza, incrementando la fruizione dei servizi online e l’utilizzo dei mezzi di erogazione da remoto.