Interventi di legge per abbassare i costi di alcuni voli nazionali e un calmiere su un paniere specifico di beni alimentari: sono le misure allo studio del Governo per fronteggiare l’impennata dei prezzi dovuti all’inflazione ma anche ai rincari della stagione estiva.
In entrambi i casi, l’impegno è stato annunciato da Adolfo Urso, Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Un freno al caro voli
Le criticità riguardano le tariffe per le tratte nazionali in aumento dal 20 al 50%, pur in un contesto che vede calare il prezzo dei carburanti.
Il Codacons ha fornito una serie di esempi su tratte particolarmente care per questa estate: Napoli-Olbia, tariffe da 429 a 918 euro; Roma-Trapani da 333 a 441 euro; Bologna- Palermo da 342 a 479 euro; Pisa-Palermo da 310 a 487 euro; Bologna-Trapani da 325 a 447 euro. E ancora: Torino-Olbia da 327 a 411 euro; Pisa-Catania da 395 a 410 euro; Verona- Olbia da 208 a 326 euro; Milano-Alghero può arrivare a 568 euro mentre da Roma o da Milano a Cagliari si spende fino a 569 euro.
Il ministro Urso ha pertanto annunciato un intervento normativo per calmierare i prezzi, e uno «anche sul piano legislativo per cancellare eventuali pratiche di concorrenza scorretta che dovessero emergere».
A margine della commissione di allerta sul caro-voli, il ministro ha infatti parlato di «picchi inaccettabili del 70%» su rotte che coinvolgono Sicilia e Sardegna. mentre il prezzo dei carburanti è sceso del 40% rispetto all’anno scorso e i voli viaggiano con tutti i posti occupati: di conseguenza «i rincari sono anomali».
La commissione di sorveglianza, lo ricordiamo, comprende tutti i principali attori della filiera: Iata, Ibar, Aeroporti2030 Assaereo, Assaeroporti, Assocontrol, Assohandlers e Federazione turismo organizzato.
Paniere alimentare a prezzi calmierati
Per quanto riguarda gli alimentari, in occasione di un vertice con le imprese del settore, Urso ha espresso l’intenzione di fronteggiare l’inflazione attraverso la creazione di un paniere di generi alimentari a prezzi calmierati. L’idea, par di capire, non è quella di un intervento normativo ma di un accordo con gli esercenti, in primis la grande distribuzione ma non solo, per fissare un tetto al costo di determinati generi alimentari da inserire nel paniere.
In base agli ultimi dati Istat, i prezzi degli alimentari in maggio ha segnato un aumento tendenziale dell’11,5%, con una flessione quindi rispetto al +13,2% di aprile. In base a quanto si apprende, un accordo su un paniere di beni alimentari calmierati potrebbe arrivare entro agosto.