Orientarsi tra le offerte luce e gas nel mercato dell’energia può diventare una strada in salita, soprattutto se l’obiettivo è risparmiare ricevendo bollette chiare e prive di brutte sorprese a fine mese.
Cambio operatore energia
Per cambiare operatore in tutta tranquillità è importante conoscere la differenza tra mercato libero e tutelato, ma non solo. Per attivare un contratto con un nuovo fornitore, infatti, è fondamentale esprimere un consenso in prima persona, in assenza del quale si ha diritto di non pagare la fornitura.
Decalogo per cambiare offerta luce e gas
Per chiarire i dubbi in materia, il Sole24Ore propone un utile decalogo destinato a chi ha intenzione di cambiare operatore e desidera scegliere con consapevolezza, ottenendo garanzie e risparmio:
- conoscere la differenza tra mercato di maggior tutela e mercato libero, che offrono rispettivamente una fornitura di energia sulla base di condizioni economiche regolate da ARERA oppure a propria discrezione senza l’intervento dell’Autorità;
- ricordare sempre che, anche dal mercato libero, è sempre possibile tornare al servizio di maggior tutela stipulando un nuovo contratto;
- valutare le offerte Placet per famiglie e piccole imprese, a condizioni definite dall’Autorità e prezzi stabiliti dal venditore;
- confrontare le offerte tramite il Portale Offerte, visualizzando una stima della spesa in base ai consumi;
- cambiare operatore stipulando il nuovo contratto di fornitura, lasciando al nuovo venditore l’onere di gestire la procedura di cambio per ottenere il recesso dal vecchio contratto;
- ricordare che per il passaggio al nuovo venditore ci vogliono generalmente uno o due mesi;
- sapere che il cambio fornitore non comporta interruzioni di fornitura o interventi sul contatore;
- valutare solo offerte da chi propone un nuovo contratto identificandosi chiaramente, indicando la società di appartenenza e tutte le informazioni per comprendere durata dell’offerta, costi e modalità di rinnovo;
- sapere che chi sottoscrive un contratto per telefono ha sempre 14 giorni di tempo per annullarlo, esercitando il “diritto di ripensamento” inviando una raccomandata A/R o una PEC al nuovo fornitore;
- in caso di attivazione non richiesta, chiedere al fornitore che ha spedito la bolletta la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto.