Il 16 giugno scadono i termini per versare l’acconto IMU 2023 che, secondo uno studio UIL, chiama alla cassa oltre 25 milioni di proprietari di seconde case e relative pertinenze, negozi, capannoni, alberghi ed altri immobili e terreni soggetti a imposta.
Il costo medio complessivo dell’IMU su una seconda casa in un capoluogo di provincia è di di 1.074 euro medi (pari a 537 euro di acconto), con picchi fin oltre i 2mila euro nelle grandi città. Per le prime case di lusso si arriva a pagare in media 2.623 euro (1.307 per la prima rata di giugno), con punte di oltre 6mila euro nelle grandi città.
IMU seconde case: costi medi 2023
In Italia, la seconda casa con l’IMU più cara si trova a Roma: 2.064 euro medi. Sul secondo gradino del podio c’è Milano con 2.040 euro medi. Sul terzo gradino Bologna con 2.038 euro. Seguono in classifica Genova a 1.775 euro e Torino a1.745 euro.
IMU prime case di lusso: costi medi 2023
Per l’abitazione principale soggetta a IMU (accatastata come casa di lusso), a Roma il costo annuo è in media pari a 6.419 euro, A sorpresa, il secondo gradino del podio è occupato da Grosseto con 6.402 euro e soltanto al terzo posto c’è Milano a 6.244 euro. Si segnalano anche Venezia con 6.037 euro e Bologna con 5.214 euro.
Aliquote IMU seconda casa 2023
Sono 17 le città capoluogo in cui è in vigore la ex addizionale della TASI, per cui le aliquote superano la soglia massima IMU (10,6 per mille).
- aa Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille;
- a Terni e Siena, all’11,2 per mille;
- a Lecce, Massa e Venezia all’11 per mille;
- ad Agrigento al 10,9 per mille.
Altre 75 applicano sulle seconde case l’aliquota del 10,6 per mille. Tra queste: Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari. In 10 città, infine, le aliquote sono sotto soglia massima. Tra queste: Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine, Belluno.