Il ritardo nella realizzazione dei progetti previsti dal PNRR rischia di ripercuotersi negativamente sull’economia nazionale, tanto da mettere a rischio anche la crescita del PIL.
A lanciare l’allarme è stato nei giorni scorsi l’OCSE, nel suo Economic Outlook di giugno 2023.
L’L’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economici (OECD) ritiene che, per evitare il peggio, sia fondamentale non soltanto accelerare l’attuazione del PNRR ma anche e soprattutto sostituire i progetti irrealizzabili con altre iniziative che siano effettivamente praticabili.
La spesa sui fondi del Next Generation EU stimata alla fine del 2022 era il 50% al di sotto dei piani iniziali.
Oltre a rimpiazzare i progetti in stallo è determinante rafforzare la capacità della Pubblica Amministrazione di attuare concretamente i progetti di spesa pubblica previsti dal PNRR, includendo programmi focalizzati sulle infrastrutture mirate a facilitare la transizione digitale e green.
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Solo una piena attuazione dei piani di riforme strutturali e di investimento pubblico potrebbero effettivamente incrementare il PIL nazionale a lungo termine, avendo come riscontro anche la riduzione della pressione sull’incidenza del debito.