Occupazione in Italia è in discreta salute (secondo l’Istat, ad aprile segna +48mila occupati sul mese e +390mila sull’anno), con un tasso che sale al 61%, mentre quello della disoccupazione scende al 7,8% e di inattività al 33,6%.
A trainare la ripresa è l’occupazione femminile: tra le nuove assunzioni del mese si registrano 4mila uomini e 52mila donne. Si riduce anche il precariato: +74mila assunti a tempo indeterminato (+468mila sull’anno).
E, secondo le analisi del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal (riassunte nel report “Le competenze digitali 2022“), le competenze più richieste sul mercato del lavoro riguardano quelle legate alla formazione fornita dagli ITS e in ambito STEM. Le figure più cercate sono analisti informatici, ingegneri, programmatori e tecnici.
Le imprese stanno infatti investendo nella digitalizzazione e vanno incontro alla crescente flessibilità richiesta dai nuovi talenti della Generazione Z. Nel 2022 quasi il 70% delle imprese ha investito in almeno uno dei seguenti ambiti: tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business. E il 41,4% ha adottato strategie di investimento integrate in grado di combinare queste tre aree.
Quali competenze chiedono le imprese
La digitalizzazione si sta sviluppando lungo due principali direttirici: l’acquisizione di nuove tecnologie e l’assunzione di personale con competenze digitali.
Le figure più ambite: analisti e progettisti di software, ingegneri elettronici e di telecomunicazioni, ingegneri energetici e meccanici, programmatori, tecnici web, esperti in applicazioni, tecnici dell’organizzazione della gestione dei fattori produttivi.
Dove si registra il mismatch
Al crescere delle skills richieste aumenta anche il mismatch tra domanda e offerta. In particolare, per le competenze digitali di base, si passa da una difficoltà di reperimento che dal 41,8% sale al 44,2% per il grado più elevato; per le capacità matematico-informatiche il gap è anche più ampio (dal 42,7% al 47,7%), mentre per le competenze 4.0 la difficoltà varia dal 43,7% al 47,1%.
Competenze digitali più richieste
Le competenze digitali di base per la comunicazione visiva e multimediale sono richieste dalle imprese a 3,3 milioni di profili professionali ricercati, le abilità relative all’utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici a circa 2,7 milioni di posizioni. A circa un quinto delle assunzioni sono richieste competenze per la comunicazione visiva e multimediale, mentre le capacità matematico-informatiche e di gestione di soluzioni innovative 4.0 sono considerate molto rilevanti in percentuale compresa fra il 13 e il 17,7%.
Skills ricercate
Sale la domanda di e-skill mix (ossia la padronanza di almeno due competenze digitali), nel 2022 ha riguardato 823mila posizioni (dalle precedenti 646mila). Per questi profili è alta anche la difficoltà di reperimento, al 47,3% della domanda (+7,1 p.p. rispetto al 2021), in particolare nell’ambito delle professioni specialistiche legate all’implementazione dei processi di digitalizzazione, quali matematici, statistici e professioni assimilate, ingegneri elettrotecnici , analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi informatici.
La top ten delle professioni digitali più richieste
Dove si assume di più
Il maggior numero di assunzioni in queste aree professionali è a Milano, Torino, Bologna e Brescia, mentre la graduatoria dei territori in cui è importante il possesso di competenze 4.0 vede 80mila assunzioni programmate in provincia di Milano, quasi 56mila a Roma, oltre 30mila a Napoli e circa 29mila a Torino.