Il mercato immobiliare non residenziale mostra evidenti segnali di ripresa, tanto che nel corso del 2022 sono state oltre 68mila le compravendite di negozi, uffici e capannoni industriali, per un totale di 18,2 miliardi di euro.
Secondo il nuovo “Rapporto immobiliare non residenziale 2023” realizzato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dell’Associazione Italiana Leasing (Assilea), l’anno scorso sono stati venduti oltre 13mila uffici (+7,6% rispetto al 2021), 39mila negozi (+4,7%) e circa 16mila unità nel settore produttivo (+6,9%).
Negozi e uffici: compravendite e quotazioni
Il segmento con il più elevato volume di scambio – grazie a quasi 39mila transazioni – è quello dei negozi e più del 30% delle compravendite nazionali si concentra nel Nord Ovest, mentre per quanto riguarda gli uffici l’aumento delle transazioni ha coinvolto soprattutto le aree del Centro-Nord, rimanendo stabile al Sud e nelle Isole. La quotazione media annuale a livello nazionale, invece, è pari a circa:
- 1.330 euro/metro quadro per gli uffici,
- 1.420 euro/metro quadro per i negozi,
- 450 euro/metro quadro per gli immobili del settore produttivo.
Un lieve rallentamento, infine, ha riguardato il leasing immobiliare con 3.105 contratti stipulati nel 2022 per un valore di 2,8 miliardi di euro. La flessione è dovuta alla congiuntura internazionale non favorevole agli investimenti, sebbene segnali positivi arrivino per gli immobili da costruire (+5,6%), per il comparto industriale (+0,8%) e per specifiche aree geografiche come il Centro Italia (+12%) e il Nord-Est (+1,3%).
Locazioni: trend del mercato non residenziale
I negozi con nuovo contratto di locazione ad uso non abitativo sono stati nel 2022 il 35% del totale del segmento di mercato. In tutto, i negozi affittati sono stati 110mila unità (-4,7% rispetto al 2021). La quota maggiore si concentra al Sud (30% del totale nazionale), seguita da quelle del Nord Ovest e Centro (23%) e infine Isole (11%). Nei soli capoluoghi, il Centro è invece l’area più dinamica (31% del totale).
La dinamica delle locazioni per i negozi nelle grandi città supera in tutti i casi il 5,5%, con Milano e Roma all’8% (e canone doppio della media nazionale a fronte di una superficie media più ridotta). I cali maggiori si riscontrano a Genova, Torino e Milano, mentre Firenze è in forte rialzo; il lieve ripresa anche Palermo.