Il mercato delle auto in Europa continua a crescere, raggiungendo il nono mese consecutivo di aumento, con l’Italia che si colloca al primo posto (+29,2%) tra i cinque Major Markets seguita da Francia (+21,9%), Germania (+12,6%), Regno Unito (+11,6%) e Spagna (+8,2%).
Secondo i dati ACEA (Associazione costruttori europei), tutti hanno registrato un aumento delle immatricolazioni ma nel Belpaese fatica a decollare il comparto elettrico elettriche, ancora in difficoltà per gli elevati costi e la scarsità di servizi di ricarica.
Crescita del mercato auto europeo
Ad aprile, sono state immatricolate 964.932 autovetture in Europa, con un incremento del 16,1% rispetto alle 831.014 unità registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo quadrimestre, il saldo positivo sale a +17,2%, con 4.201.918 auto vendute rispetto alle 3.585.944 di gennaio-aprile 2022.
Italia indietro nel comparto elettrico
Nonostante la crescita generale, l’Italia si distingue come l’ultimo mercato tra i cinque maggiori nel comparto dell’elettrico. La quota di auto elettriche è in calo al 7,9%, di cui 3,1% di BEV e 4,8% di PHEV.
Il confronto con gli altri paesi evidenzia la necessità di interventi per migliorare la situazione.
Come risolvere le criticità
Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), sottolinea l’importanza di interventi governativi per invertire il trend e propone alcune soluzioni per garantire uno sviluppo della mobilità sostenibile:
- Nuova fiscalità per auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 e riducendo il periodo di ammortamento a tre anni.
- Revisione eco-incentivi per auto a basse emissioni, innalzando i tetti di prezzo e includendo tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno.
- Riconversione filiera Automotive, al fine di riportare l’Italia a essere un riferimento a livello europeo.
- Politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo, inclusa quella per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova Direttiva AFIR.
Nuove regole per le infrastrutture di ricarica
Cardinali evidenzia anche l’importanza delle infrastrutture di ricarica e la necessità di adeguare le norme per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini. Tali interventi potrebbero contribuire a rassicurare i potenziali acquirenti e promuovere la transizione verso veicoli elettrici.