Nuovi rialzi in vista per i prezzi dell’elettricità e gas sui mercati, con conseguenti rischi di rincari in bolletta. A delineare il trend dei prossimi mesi è il presidente ARERA, Stefano Besseghini, in audizione in commissione Finanze alla Camera sul Decreto Bollette.
Secondo il presidente dell’Authority per l’energia, i prezzi del gas sono attesi in salita del 5% da luglio a settembre e di un altro 15% da ottobre e dicembre. Per la luce, invece, è previsto un rialzo del 10% nel terzo trimestre e del 25% nel quarto.
Nuovi rincari luce e gas da luglio
Dopo le forti riduzioni nel primo semestre dell’anno, le quotazioni dei mercati all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale mostrano di nuovo volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo, facendo stimare per la luce aumenti di circa il 10% nel terzo trimestre e del 25% nel quarto trimestre rispetto alle quotazioni del secondo trimestre, e per iul gas del 5% e del 15% in più rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre.
In parole semplici, i sopra citati aumenti dell’energia sono destinati a ripercuotersi sulle bollette a partire da luglio.
Aiuti per famiglie e imprese limitati
Il Decreto Bollette ha però bloccato l’azzeramento degli oneri di sistema per la bolletta della luce, pur rafforzando il Bonus Sociale, ed ha rimodulato i crediti d’imposta per le imprese, facendoli scattare soltanto per rincari superiori al 30% rispetto ai costi in fattura nel 2019.
Dal 1° ottobre è poi previsto per le famiglie il bonus riscaldamento, ossia «un contributo in quota fissa e differenziato per zone climatiche a parziale compensazione delle spese di riscaldamento sostenute dalle famiglie, ad eccezione di quelle già titolari del bonus sociale», come sintetizza Besseghini.
Fondamentali i tempi di attuazione: «affinché sia concesso agli operatori il tempo tecnico necessario per rendere il contributo efficace già dal primo mese di attuazione, è essenziale che il previsto decreto del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, sia effettivamente adottato quanto prima, tenendo conto anche dei tempi necessari per la successiva consultazione prodromica al provvedimento dell’Autorità».
Anche perchè alcune regole, ad esempio l’esclusione dal bonus riscaldamento dei destinatari del Bonus Sociale, richiedono «aggiustamenti ai sistemi di fatturazione dei venditori».
Infine, «l’orizzonte della misura limitato al solo trimestre ottobre-dicembre 2023 presenta criticità sotto il profilo sia della protezione dei consumatori nell’intero periodo invernale 2023/24, dato che eventuali prezzi elevati del gas nei mesi tra gennaio e marzo 2024 non darebbero luogo al contributo previsto, sia per il rapporto benefici/costi dell’implementazione della misura che, come visto, richiede importanti aggiustamenti dei sistemi informativi dei venditori».