La Commissione europea lancia una mappa in tempo reale per registrare i progressi sui rispettivi cronoprogrammi dei singoli Stati Membri che hanno ricevuto fondi per la realizzazione dei progetti nell’albito del PNRR.
Sulla cartina interattiva europea, i progetti realizzati dall’Italia sono 105 progetti. Il prossimo obiettivo è adesso quello di meritare” la terza tranche da 19 miliardi.
PNRR: le scadenze di aprile per l’Italia
Si tratta di una meta sfidante, in considerazione dei numerosi target (55 milestone) da centrare entro fine aprile, dopo la proroga di due mesi concessa per la valutazione dei risultati. Non solo: entro aprile il governo dovrà anche presentare il suo Recovery Plan integrato con il capitolo energetico nell’ambito del RePowerEu (valore: 2,7 miliardi).
Nel frattempo i nodi da sciogliere per arrivare vincitori al traguardo non mancano: i ritardi accumulati ci sono ed alcuni obiettivi sembrano di difficile raggiungimento entro il 30 aprile, per quanto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, abbia assicurato ch il governo “farà qualunque cosa” per non perderne nemmeno “un euro”.
I nodi da sciogliere
Come mai l’Italia è in difficoltà? Perchè nel 2023 si concentrano traguardi particolarmente sfidanti e perchè il caro materiali ha rallentato l’avvio o la conclusione di alcuni cantieri.
Alle lungaggini burocratiche ed alla mancanza cronica di competenze nelle PA locali hanno cercato di far fronte i diversi Decreti PNRR approvati dal governo, l’ultimo dei quali è appena approdato in Gazzetta Ufficiale con lo sblocco dei fondi per il conseguimento delle opere indifferibili fissate nel calendario 2023.
Secondo Bruxelles, spetta al governo «reperire le risorse» per rispettare il cronoprogramma ma, secondo il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, appena rientrato da una missione strategica volta ad ammorbidire il dialogo tra le parti, dalla UE ci sarebbe tutta la volontà di «superare le difficoltà sulla verifica degli obiettivi e per la prospettiva più generale».
I prossimi obiettivi da centrare
Il Commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, conferma i termini positivi del dialogo, anche per quanto la rinegoziazione dei termini del PNRR: «c’è un margine certamente», «quando arriveranno le proposte di emendamento da parte italiana, la Commissione è pronta ad esaminarle con il massimo di collaborazione e di flessibilità».
Sullo sfondo, il successivo obiettivo: entro il 30 giugno ci sono altri 20 milestone e 7 target da raggiungere, per la quarta rata da 16 miliardi.