In una lettera indirizzata al Vicepresidente della UE Frans Timmermans, i ministri italiani Gilberto Pichetto, Matteo Salvini e Adolfo Urso (Energia, Trasporti, Imprese e Made in Italy) tornano a sottolineare una posizione già manifestata pubblicamente sul futuro della mobilità sostenibile in Europa.
dobbiamo giocare fino in fondo la partita dell’elettrico, che è l’autostrada per il futuro della mobilità, ma riteniamo ci sia un ruolo anche per i motori endotermici, con e-fuel, biocarburanti e anche con l’idrogeno.
Il punto è che i vincoli stringenti imposti dalle nuove direttive europee sul passaggio all’elettrico puro già dai prossimi anni penalizzano fortemente l’intera filiera produttiva italiana dell’Automotive, chiaata a investire pesantemente – in un periodo già difficile per via delle attuali incertezze economiche – verso una riconversione green che però trascura le opzioni alternative all’elettrico.
“Il mondo va avanti, la ricerca pure”, si ricorda nella missiva, letta dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica al Forum Automotive. Per accompagnare il sistema produttivo verso la decarbonizzazione ci sono anche altre strade.
Il riferimento è al Regolamento che prevede il divieto di immatricolazione di auto e furgoni con motori endo-termici (diesel e benzina) a partire dal 2035. Il nodo cruciale è proprio la data così ravvicinata:
no al 2035 come data fissa per lo stop a tutti i motori termici senza alternative.
La prossima sede di confronto sul tema è il Consiglio europeo, durante il quale il Governo italiano ribadirà la sua posizione chiedendo l’inserimento di e-fuel e biocarburanti come soluzioni permesse assieme all’elettico puro. Il particolare,
Sul biometano ci siamo dati l’obiettivo di una produzione al 2024 pari al consumo di tutti i mezzi pubblici italiani. Stiamo valutando pipeline per far passare l’idrogeno per migliaia di chilometri.
Pichetto ha infine sintetizzato la situazione attuale in pochi ma significativi numeri: 350mila occupati e più di 250 mila artigiani, 2,5 milioni di auto Euro 1 e 2 ancora in circolazione.