Un altri passo in avanti verso la messa in sicurezza delle riserve di gas naturale per il Paese è stato compiuto con l’arrivo a Piombino della Golar Tundra, la nave acquistata da Snam su mandato governativo per garantire l’arrivo di nuovi flussi di GNL da vaporizzare attraverso la Fsru (unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione).
Dotata di 4 serbatoi di stoccaggio, una capacità di 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto e di 5 miliardi di metri cubi l’anno, assieme alla BW Singapore (la seconda Fsru rilevata da Snam e da collocarsi a Ravenna) contribuirà al 13% del fabbisogno energetico nazionale.
Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas nazionale prevede infatti la realizzazione di due rigassificatori entro il 2024.
Tante le proteste registrate da parte della popolazione locale. La scelta del porto toscano risponde però a requisiti tecnici stringenti (pescaggio, banchina, prossimità) che hanno garantito la fattibilità dell’operazione con la garanzia di una partenza veloce delle attività. Si tratta comunque di una nave più che sicura, dove non saranno effettuati processi chimici ma solo funzionali alla vaporizzazione del GNL.
Conclusi i lavori di connessione con la rete nazionale, si stanno finalizzando le attività sul punto di ingresso: entro metà di aprile, il rigassificatore di Piombino sarà collegata alla condotta nazionale ed il primo carico è previsto tra fine aprile e metà giugno.
Auspicabilmente, il primo gas fornitore tramite la Fsru di Piombino dovrebbe arrivare per metà metà maggio. Obiettivo finale dell’intera operazione, renderci autonomi dal gas russo. I due nuovi terminali GNL, agendo in tempi coerenti con le quantità negoziate dalle nuove rotte, permetternno di raggiungere prima l’obiettivo.