Proseguono le indiscrezioni sulla riforma fiscale, tra ipotesi di revisione per scaglioni IRPEF e aliquote IVA, sconti IRES per le imprese che assumono ed estensione della cedolare secca. Le certezze si avranno solo quando la norma arriverà in Consiglio dei Ministri, che in base alle tempistiche indicate dal viceministro all’Economia Maurizio Leo dovrebbe avvenire entro marzo.
Tre scaglioni IRPEF
Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’ipotesi è quella di passare da quattro a tre scaglioni IRPEF. Il primo dovrebbe restare al 23% per i redditi fino a 15mila euro. Il secondo scaglione, che attualmente riguarda i redditi fra 15mila e 28mila, dovrebbe invece diventare più ampio, comprendendo i redditi fino a 50mila euro. In pratica, accorperebbe l’attuale terzo scaglione (che va da 28mila a 50mila euro). Ci sono diverse ipotesi sull’aliquota, che potrebbe salire al 27% dal 25% attuale (ma sono diverse le anticipazioni che circolano). Infine, il terzo scaglione, che diventerebbe il più alto, resterebbe invece invariato, per i redditi sopra i 50mila euro con tassazione al 43%.
Tax expenditure
Questa riforma delle aliquote IRPEF dovrebbe accompagnarsi a una revisione delle detrazioni, anche quelle su lavoro dipendente e pensione.La revisione delle tax expenditure sarebbe più ampia (era già previsto dalla precedente delega fiscale, predisposta dal Governo Draghi e mai approvata in via definitiva dal Parlamento) ma non ci sono ulteriori anticipazioni. Per fare calcoli sull’impatto effettivo bisogna quindi aspettare di avere tutti i dati.
IRES e IRAP
Per quanto riguarda l’IRES, l’aliquota base dovrebbe restare al 24% ma si prevedono agevolazioni per le imprese che effettuano nuove assunzioni, secondo il principio del “chi più assume meno paga” che fa parte del programma del Governo Meloni. Queste agevolazioni sarebbero comunque selettive, riguardano quindi l’assunzione di specifiche categorie (per esempio i percettori di Reddito di Cittadinanza, ma ci sono anche altre ipotesi). Non si escludono agevolazioni per le imprese che effettuano determinati investimenti, per esempio in digitalizzazione. SU questo capitolo, bisogna capire in che modo la riforma possa essere destinata a impattare sulle attuali detrazioni fiscali previste per gli investimenti4.0.
Per quanto riguarda l’IRAP, la strada è quella già intrapresa: progressiva eliminazione del tributo.
Cedolare secca
Novità in vista anche per la cedolare secca, che potrebbe essere prevista anche per gli immobili non a uso abitativo. Si tratta di una richiesta che da tempo viene avanzata dalle imprese, per agevolare la tassazione sugli affitti degli immobili commerciali. Una sperimentazione in questo senso era stata avviata negli anni scorsi ma non più riproposta.
IVA
Infine, novità in vista sulle aliquote IVA, con l’introduzione di un’aliquota zero su determinati beni (ad esempio alcune categorie di alimentari).
Mini tributi
Oltre alla razionalizzazione delle agevolazioni IRPEF, si prepara un’analoga operazione sui mini-tributi (imposte di bolle, ipotecaria, catastale, successione), che potrebbero confluire in un tributo unico.
Riscossione
La riforma conterrà infine u capitolo dedicato alla riscossione, con il potenziamento della tax compliance (che prevede avvisi bonari e in generale una maggior collaborazione fra fisco e contribuente finalizzata al recupero di gettito senza ricorrere alla riscossione).