Un anno di guerra: il bilancio dei costi per gli italiani

di Alessandra Gualtieri

23 Febbraio 2023 11:05

logo PMI+ logo PMI+
Un anno di guerra in numeri: ecco i costi sostenuti finora dagli Italiani, famiglie e imprese sempre vicini a Kiev ma anche vessati da un'economia incerta.

Ad un anno esatto dallo scoppio di quella che sarebbe dovuta essere essere una guerra lampo, il mondo intero continua a pagare a caro prezzo l’invasione della Russia di Putin a danno dell’Ucraina, che a sorpresa si è stretta intorno al suo leader Zelensky scegliendo di lottare strenuamente per non soccombere.

Proviamo a tracciare un bilancio di quest’anno, attraverso i numeri (i costi sostenuti dall’Italia) che non possono comunque restituire quanto davvero sia stato profondo lo scotto pagato.

Il costo della guerra

Un evento drammatico che ha sconvolto l’Europa e non soltanto, generando una serie di pesanti ripercussioni non soltanto geopolitiche ma anche economico-finanziarie, che stiamo ancora tutti pagando, senza peraltro prospettive di un cessate il fuoco a breve termine.

Ad analizzare equilibri presenti e futuri ed impatti socio-economici della guerra in Ucraina è stato nei giorni scorsi in nostro Settimanale (disponibile anche in edicola).

Con minori pretese di approfondimento, tentiamo di fare qui una rapidissima disamina dei costi sostenuti finora, limitandoci all’Italia, tra famiglie e imprese che stavano uscendo dalla crisi Covid e si sono ritrovati dentro ad un nuovo vortice dall’esito incerto.

Caro prezzi energetici

In base alle rilevazioni ARERA, il rincaro del gas, pur con la recente inversione di tendenza, ha comportato una spesa per la “famiglia tipo” da febbraio 2022 a gennaio 2023 in crescita del 36% rispetto ai 12 mesi precedenti. Per  la corrente elettrica, l’analogo aumento è pari al 67%.

Su base aggregata, i prezzi di acqua, elettricità, gas e altri combustibili ha segnato a gennaio un incremento annuo del 35,2%, seppur in calo dopo il picco dello scorso ottobre (+57%).

Inflazione e carrello prezzi

La corsa inflazionistica (+10% a gennaio 2023) ha condizionato il prezzo del carrello della spesa come rilevati dall’Istat, con alimentari e bevande alcoliche rincarate del 12-13%. Sono diventati più cari anche arredi, elettrodomestici e manutenzioni (+8,6%), per non parlare degli  elettrodomestici (+10,4%).

Industria

Secondo un’analisi Prometeia-Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’industria italiana ha retto bene il contraccolpo, tanto per la produzione quanto per le esportazioni. Tuttavia, è stato forte l’impatto del conflitto per i settori più energivori: metallurgia (-5,8%), chimica ed elettrodomestici (-7,1%). Sull produzione, pesano sulle stime 2023 relative alla manifattura le incertezze sui consumi, a causa dell’inflazione ancora troppo alta.

Finora, a dirla tutta, i produttori hanno spesso spostato sul prezzo i finale al consumatore i rincari delle materie prime.

Spese militari

Secondo le valutazioni dell’Osservatorio Mil€x, il costo delle armi inviate all’Ucraina ha già superato i 450 milioni di euro per l’Italia. Si registra anche un incremento dei finanziamenti per la spesa militare (l’1,5% del PIL).

Mercati finanziari e credito

Oltre alle forti oscillazioni sui mercati finanziari e le speculazioni di borsa che che hanno condizionato fortemente tanto i prezzi di materie prime ed energetici quanto i rendimenti dei titoli di Stato, le scelte di politica monetaria attuate dalla BCE per limitare la corsa dell’inflazione ha reso più caro il costo del denaro. A pagarne le conseguenze sono famiglie e imprese che si rivolgono in banca per un prestito o un mutuo. Ma gli effetti a catena si ripercuotono su tante voci di spesa, a partire dal saggio di interesse legale fino agli oneri di rateizzazione dei contributi INPS.

Il conto totale

Complessivamente, tra stanziamenti in Manovra per contrastare i rincari energetici, impatto delle sanzioni sulle imprese, impatto finanziario delle tensioni geopolitiche e inflazione, l’invasione dell’Ucraina ci è costata finora qualcosa come 76 miliardi, e questo soltanto per arginarne l’impatto immediato. Sullo sfondo, le tensioni crescenti anche in sede UE, dove l’Italia fa da equilibrista tra due anime opposte (appoggio rafforzato a Kiev sì o no) e cerca di riaprire capitoli spinosi come quello del Patto di Stabilità per ridefinire il perimetro operativo entro cui cercare la quadra fra problemi in casa e in Europa.