Inflazione, Istat: i prezzi al consumo frenano ancora

di Anna Fabi

22 Febbraio 2023 14:52

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Istat: l'inflazione a gennaio rallenta ancora e si ferma al 10%, mentre il carrello della spesa costa il 12% in più, analisi dei trend in atto.

Rallenta ancora l’inflazione in Italia: nel mese di gennaio 2023, l’indice dei prezzi al consumo (NIC) è stimata in crescita di appena lo 0,1% su base mensile, facendo segnare un +10% su base annua rispetto al +11,6% del mese precedente. Il carrello della spesa sale a +12%.

L’indice armonizzato IPCA diminuisce dell’1,5% su base mensile e aumenta del 10,7% su base annua (pur sempre in rallentamento dal +12,3% di dicembre scorso). L’indice dei prezzi FOI  al netto dei tabacchi, infine, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e del 9,8% su base annua.

L’inflazione di fondo sale 6%, mentre quella al netto dei beni energetici resta a +6,2%. L’inflazione acquisita per il 2023 è stimata a +5,2% (per quella di fondo a +3,2%). Il commento Istat:

La discesa risente dell’andamento delle componenti più volati dell’indice dei prezzi al consumo, fortemente condizionato dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-12,0% su base annua). Restano diffuse, tuttavia, le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo.

Il freno alla corsa del tasso di inflazione è dunque dovuto al calo drastico dei prezzi energetici regolamentati (da +70,2% a -12,0%) e non regolamentati (da +63,3% a +59,3%), ma anche degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%).

A gennaio l’inflazione si è sentita di più nelle Isole (+11,7%) e nel Nord-Ovest (+10%), risultando invece il rallentamento rispetto alla media nazionale al Sud (+9,9%), nel Nord-Est (+9,7%) e nel Centro (+9,6%).