Le misure per sostenere famiglie e imprese contro il caro energia saranno prorogate oltre il primo trimestre, seppur con modifiche rispetto agli attuali sconti in bolletta e crediti d’imposta, con il nuovo decreto che arriverà entro il 1° aprile: lo ha anticipato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di Telefisco, il convegno annuale organizzato dal Sole 24 Ore.
Al momento, lo ricordiamo, la Legge di Bilancio ha prorogato i tagli in bolletta sugli oneri di sistema per le famiglie e i crediti d’imposta per le imprese fino al prossimo 31 marzo, già con la previsione di un possibile rinnovo coerentemente con l’andamento del caro energia.
Adesso, il Governo conferma la volontà di una replica ma con una rivisitazione rispetto alle misure che ormai ben conosciamo: l’esecutivo, ha spiegato Giorgetti, sta «studiando meccanismi più efficienti e più flessibili rispetto all’andamento dei consumi e che orientino le famiglie e premino comportamenti virtuosi».
E qui c’è la prima anticipazione: entro aprile, dunque, «il governo italiano intende intervenire per mitigare gli aumenti di prezzo a famiglie e imprese, ma in una maniera diversa rispetto a quella vista finora che era figlia dell’emergenza». Quindi, le proroghe ci saranno ma bisognerà anche fare i conti con le risorse a disposizione (ricordiamo che le norme per contrastare il caro energia hanno assorbito il 60% delle misure in Manovra, ossia 21 miliardi su un totale di 35).
Sul modo in cui saranno ricalibrate le misure nel decreto in arrivo non ci sono molti particolari. Giorgetti ha ricordato che «l’andamento dei prezzi è mutato» ma che comunque saranno necessarie le proroghe, «ma non nella stessa forma». E’ in corso anche una discussione «a livello europeo per trovare anche una forma che vada bene per tutti, ma è molto difficile».
Il ministro dell’Economia ha confermato la strategia economica del Governo che punta sulla crescita, anche utilizzando la meglio le risorse europee piano europeo Next Generation Ue, ha annunciato che nel Consiglio Ue di inizio febbraio di discuterà oltre che della nuova disciplina sugli aiuti di Stato e sul piano anti inflazione anche «di aggiornare gli strumenti con cui l’Europa si deve rendere più efficiente, oltre che più efficace, per dare le risposte ai termini della ripresa post pandemica e post crisi energetica».
Magari aggiornando la governance economica europea: il «nuovo Patto di stabilitá e crescita che dovrebbe entrare in funzione l’anno prossimo», secondo Giorgetti «non può penalizzare gli investimenti».