Sciopero dei benzinai dal 24 al 26 gennaio, con inizio e fine alle ore 19:00. Le associazioni dei gestori di carburanti aderenti a Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica hanno confermato l’astensione, self-service compresi, mentre l’Angac ha sospeso la protesta.
Dunque, per il momento è confermato il bollino nero per mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio, seppur con orario ridotto di sciopero (48 ore invece che 60), in adesione alle richieste del Garante.
Il confronto tra governo e distributori
L’Authority sugli scioperi ha infatti chiesto alle organizzazioni di categoria di «valutare l’opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti, al fine di limitare i disagi a cui, inevitabilmente, andrebbero incontro i cittadini utenti».
Prosegue intanto il negoziato con il Governo, con un tavolo permanente volto a cercare un accordo che viti l’agitazione. L’esecutivo ha già fatto retromarcia su alcuni punti, che però non soddisfano i benzinai.
Al centro del contendere, il Decreto Trasparenza con i nuovi adempimenti a loro carico, a partire dall’obbligo di esporre i prezzi praticati e quelli medi. Fra i punti più controversi del decreto ci sono le sanzioni per gli inadempienti, da 500 a 6mila euro, con la sospensione dell’attività da 7 a 90 giorni dopo la terza violazione.
L’obiettivo del Governo reta però quello di contrastare il caro carburanti, ripreso a gennaio dopo il termine degli sconti sulle accise. Aumenti per i quali i benzinai respingono le accuse di speculazioni sui prezzi.
Retromarcia sulla trasparenza
Dopo il vertice di giovedì 19 gennaio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato l’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale ma ha anticipato una serie di allentamenti:
- slitta la pubblicazione del provvedimento attuativo del nuovo obbligo, che viene dunque rimandato;
- l’obbligo di esporre i prezzi diventa settimanale e non più giornaliero
- la sospensione dell’impianto scatterà dopo quattro violazioni (non più dopo tre) nell’arco di 60 giorni;
- ridotto il periodo di sospensione per i recidivi, fino a massimo 30 giorni.
Prezzi alla pompa via App
Il ministero annuncia anche la predisposizione di una App gratuita per gli automobilisti, per conoscere il prezzo medio regionale misurato dal ministero, con la geolocalizzazione delle pompe ed il prezzo praticato da ciascun distributore nel perimetro desiderato.
In pratica, si offre al cittadino uno strumento in più per decidere dove andare a far benzina, valutando le pompe più convenienti.