Il Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri il il decreto Milleproroghe, tradizionale provvedimento di fine anno con rinvii o estensioni di legge per misure prossime alla scadenze: .
Tra le tante novità c’è la proroga di un anno per le ricette mediche elettroniche via mail o sms, il rinvio di sei mesi per la Dichiarazione IMU relativa al 2021 (che slitta dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023), lo slittamento di un semestre per la riforma del lavoro sportivo (dlgs 163/2022) rinviata al 1° luglio 2023 e la proroga al 2025 del contratto di espansione con minimo 50 unità, esteso anche alle reti d’impresa.
Vediamo di seguito le proroghe e gli slittamenti più importanti in base alle anticipazioni, in attesa di conferma da Palazzo Chigi.
Proroghe fiscali
Il primo slittamento nel nuovo Milleproroghe da segnalare, come anticipato, è quello per la Dichiarazione IMU 2021, già spostata di sei mesi ed ora nuovamente rinviata di un altro semestre, facendola coincidere con l’adempimento relativo alle variazioni sull’imposta 2022 (la scadenza ultima è il 30 giugno 2023).
In ambito fiscale si registra anche un altro anno senza fatturazione elettronica per i dati delle prestazioni sanitarie (al netto di quelle che già oggi sono invece coinvolte nell’adempimento), con la proroga giunta in extremis a fronte delle proteste dei soggetti coinvolti, già chiamati all’invio dei dati al sistema Tessera Sanitaria. Scadenza rimandata di un altro anno anche per l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica di tali dati al sistema TS.
Prorogata anche la ricetta medica elettronica inviata per email o sms: richiesta a gran voce dai medici dopo il successo della sperimentazione durante la crisi Covid, è stata dunque estesa per un altro anno. Prorogata di un altro anno, infine, l’esenzione dall’imposta di bollo sui certificati anagrafici digitali rilasciati dall’Anagrafe Nazionale.
Proroghe in ambito lavoro
Prevista la proroga di un anno per le assunzioni nella PA finalizzate al monitoraggio del PNRR, stabilizzazione degli assistenti sociali nei Comuni (potranno maturare i 3 anni di servizio negli ultimi 8 fino al 31 dicembre 2023), divieto di incarichi professionali ai consiglieri dei Comuni con più di 15 mila abitanti, fino al 31 dicembre 2023 incarichi di lavoro autonomo a laureati in medicina abilitati e iscritti agli ordini.
Proroghe aiuti alle imprese
Vengono prorogati per il 2023 gli aiuti destinati alle imprese private che esportano o hanno filiali o partecipate in Ucraina, nella Federazione russa o in Bielorussia. Il disco verde per la misura, tuttavia, è condizionato all’autorizzazione da parte della Commissione Europea.
Nelle aziende pubbliche vengono prorogati al 31 dicembre 2023 i contratti del personale sanitario, operatori socio-sanitari e agli specializzandi all’ultimo e penultimo anno di corso per far fronte all’emergenza Covid.
Novità per il contratto di espansione
Il contratto di espansione per le imprese in crisi finanziaria che effettuano una riorganizzazione aziendale e che incentivano l’esodo pensione dei lavoratori viene rifinanziato fino al 2025. Il numero minimo delle unità lavorative resta fissato a 50 dipendenti (vale anche per le aziende che hanno sottoscritto un contratto di rete, che vengono ammesse al contratto di espansione).
Dal 1 gennaio 2023, tuttavia, riduce a 500 il numero dei dipendenti per le imprese di particolare rilevanza strategica che assumeranno un lavoratore under 35 ogni 3 prepensionati: stesso requisito per la proroga di 24 mesi alla riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro per l’indennità ai esodo, fino alla prima decorrenza utile della pensione.
Altre misure 2023-2024
Tra le novità del Milleproroghe 2023 spunta una redistribuzione da cinque milioni per il finanziamento degli eco-incentivi (ecobonus auto e moto) relativi all’acquisto nel 2023 e nel 2024 di ciclomotori e motoveicoli, a due, tre o quattro ruote omologati in classe inferiore ad euro 5. Le relative risorse serviranno a incentivare l’analogo bonus per l’acquisto di auto e moto elettriche.
Rinviati gli adeguamenti all’inflazione per i canoni di affitto delle Pubbliche Amministrazioni e rimandata al 31 luglio la scadenza del contratto di servizio tra RAI e MEF.