Le misure del primo trimestre contro il caro energia saranno prorogate: l’anticipazione è del ministro dell’Economia in audizione presso le commissioni Finanze di Senato e Camera per illustrare le linee programmatiche del dicastero.
Nella stessa occasione, a pochi giorni dall’audizione sulla Manovra, Giancarlo Giorgetti ha sottolineato gli elementi positivi dell’economia italiana nonostante la complessa congiuntura, prendendo le distanze dal pessimismo generale sul quadro nazionale e internazionale.
Pessimismo che traspare anche dalle previsioni economiche di organizzazioni quali il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il quale stima una contrazione del PIL italiano dello 0,2% nel 2023.
La Legge di Bilancio 2023 si basa invece sulle stime della NaDEF, la Nota di variazione di economia e bilancio che vede un PIL 2023 in progresso dello 0,6%, con un forte rallentamento rispetto al 3,7% di quest’anno ma comunque con segno positivo.
Gli elementi positivi sottolineati da Giorgetti:
- l’andamento dell’occupazione, che secondo le rilevazioni ISTAT nei primi dieci mesi dell’anno è risultata superiore del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2021.
- la fiducia dei consumatori e delle imprese, che ha recuperato a novembre.
Nel frattempo, per contrastare l’emergenza, il Governo ha predisposto una Manovra concentrata sugli aiuti a famiglie imprese per contrastare l’impennata dell’inflazione e il caro energia.
Se la situazione dovesse proseguire negli attuali termini, l’esecutivo è pronto a intervenire estendendo le misure oltre il primo trimestre. A fine marzo, con la predisposizione del programma di stabilità 2023 – ha assicurato Giorgetti – il Governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia”.