La Commissione UE ha proposto un tetto al prezzo del gas pari a 275 euro, secondo il meccanismo flessibile già illustrato nelle scorse settimane e che sarebbe a partire valido dal 1° gennaio 2023.
Il price cap scatterebbe automaticamente al verificarsi delle seguenti condizioni:
- prezzo di liquidazione del derivato eccedente i 275 euro per due settimane
- prezzi sul TTF di 58 euro più alti rispetto al prezzo di riferimento del GNL per dieci giorni di negoziazione consecutivi nelle stesse due settimane.
In realtà, si tratta di un prezzo più alto di quello proposto dall’Italia e dagli altri Stati Membri sostenitori di un price cap. Tanto più che al momento il prezzo all’ingrosso viaggia sul mercato su cifre ben inferiori.
Perché allora fissare un tetto così elevato? Lo ha spiegato la Commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson: per garantire sicurezza di approvvigionamento. Insomma, per convincere anche i più timorosi.
E poiché per questo inverno gli stoccaggi sono a buon punto, si cerca di mettere le mani avanti per l’anno prossimo.
Ad ogni modo se ne discuterà giovedì 24 novembre, al prossimo consiglio dei ministri dell’energia dei paesi membri. In quella sede si discuterà la formula, l’importo e l’entità del divario tra TTF e prezzi globali del GNL.