Prosegue il percorso del Governo sui provvedimenti economici: dopo l’approvazione della NaDEF programmatica, questa settimana del mese è dedicata al Decreto Bollette (o Aiuti quater). Il provvedimento conterrà le proroghe a fine dicembre delle misure contro il caro energia che scadono a fine mese, come il credito d’imposta per le imprese energivore. A disposizione ci sono 9,5 miliardi, sufficienti anche per eventuali nuove misure.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti hanno sottolineato che le misure contro il caro energia saranno anche al centro della prossima Legge di Bilancio.
Vediamo intanto le misure attese con il Decreto Bollette.
Credito d’imposta imprese
Innanzitutto, il credito d’imposta per le imprese: va dal 10 al 40 per cento, a seconda delle tipologie di imprese e della quantità di energia consumata, delle bollette di elettricità e gas per i primi tre trimestri del 2022, e per il bimestre ottobre e novembre. Il decreto energia conterrà con ogni probabilità la proroga anche per il mese di dicembre. Ecco con precisione quali sono attualmente le percentuali di credito d’imposta previste:
- imprese a forte consumo di energia elettrica: dal 20 al 40%,
- imprese e forte consumo di gas naturale: dal 10 al 40 per cento,
- imprese non a forte consumo di energia elettrica: dal 15 al 30%,
- imprese non a forte consumo di gas naturale: dal 25 al 40%.
Per le imprese dell’agricoltura e della pesca, il credito d’imposta 20 per cento per l’acquisto di carburante è invece già previsto fino al 31 dicembre.
Sconto benzina
Altra proroga attesa, quella sullo sconto delle accise carburanti pari a 30 centesimi al litro: attualmente è previsto fino al 18 novembre, sembra probabile che venga prorogato al fine anno.
Sostegni per famiglie
Infine, ci saranno misure di sostegno per le famiglie: si parla di un nuovo bonus sociale per i nuclei con basso reddito, ma non si esclude che possa esserci una nuova una tantum, da 150 euro, per lavoratori e pensionati. La platea dovrebbe essere la stessa già prevista per l’analogo bonus del decreto Aiuti ter: molto in sintesi, pensionati e lavoratori sotto i 20mila euro annui di reddito (in realtà, i requisiti cambiano a seconda delle diverse tipologie di aventi diritto).
Risorse contro il caro energia
Per queste misure, a disposizione come detto ci sono 9,5 miliardi di euro, che risultano fondamentalmente da un aumento del PL del terzo trimestre superiore allo 0,5% rispetto alle attese e dalla tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche.
La presidente Meloni ha sottolineato che l’intenzione del Governo è quella di destinare altri 22-23 miliardi di euro, in pratica l’intera somma che si libera dall’aumento del deficit dal 3,6 tendenziale al 4,5% programmatico, alle misure che saranno invece contenute in manovra per contrastare caro energia e caro inflazione. Qui, è prematura fare previsioni, ma è molto probabile che in questo pacchetto ci sia la proroga almeno per il primo trimestre del 2023 degli sconti delle bollette per famiglie e imprese (eliminazione dei costi fissi), oltre che ulteriori slittamento per le misure sopra riportate.