Insediato il nuovo Governo, prima ancora della Legge di Bilancio, la prima emergenza da affrontare è la definizione del prossimo pacchetto Energia, con le misure contro il caro energia. Per mettere a terra l’atteso Decreto Bollette di fine anno, la palla è passata da Daniele Franco a Giancarlo Giorgetti, ex Ministro dello Sviluppo Economico e nuovo Ministro dell’Economia nell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
I contenuti sono già noti ed in sostanza si stratta di definire i meccanismi tecnici per la loro applicazione, ma prima ancora c’è da destinare le necessarie risorse, alle quali si provvederà in parte attingendo al tesoretto dell’uscente governo Draghi ed in parte attraverso anticipi sul 2023. Il primo passo è l’autorizzazione del Parlamento per ricorrere ai 10 miliardi “avanzati” e destinati al taglio delle accise su benzina e diesel.
Le direttrici lungo le quali si muoverà il provvedimento sono tre: bonus sociale per le famiglie, crediti d’imposta per le bollette delle imprese, proroga sconti carburante.
Bonus Sociale per famiglie
Attualmente, l’accesso al Bonus Sociale Luce e Gas risulta potenziato rispetto ai requisiti ordinari, dal momento che è passata a 12mila euro la soglia di reddito ISEE al di sotto della quale scatta il diritto allo sconto in bolletta. Si tratta di un’estensione applicata retroattivamente a tutto il 2022 ma molte famiglie non lo sanno e continuano a pagare le bollette a prezzo pieno perchè magari non hanno presentato l’ISEE.
I decreti che si sono succeduti nel corso dell’anno hanno già tentato di ovviare al problema, facendo comunicare INPS e fornitori di energia. Ma qualcosa non torna: la metà dei fondi stanziati non è stata utilizzata. Da qui, l’ipotesi di slegare l’accesso al Bonus Sociale dalla DSU in corso di validità (che attesti l’ISEE richiesto) e collegarlo al reddito effettivo dell’utenza domenica.
In pratica, un Bonus Sociale automatico e senza domanda. Come riuscire a farlo è ancora da capire. Ma i tempi stringono, per cui il Ministro Giorgetti dovrà trovare una soluzione da qui a pochi giorni.
Crediti d’imposta per imprese
Il secondo pilastro del nuovo Decreto Bollette è la prosecuzione per il mese di dicembre del meccanismo dei crediti d’imposta a parziale compensazione dei rincari in bolletta da parte di imprese e attività commerciali, secondo gli importi potenziati previsti dal Decreto Aiuti ter.
In questo caso non ci sono particolari difficoltà: i 4,7 miliardi necessari sarebbero già stati accantonati nella NaDEF per finanziare gli sconti fiscali su elettricità e gas delle utenze non domestiche, al momento in vigore fino al 30 novembre. Lo stanziamento è quantificato sulla base delle ultime quotazioni, potrebbe quindi essere necessario rivedere i numeri se nel mese di ottobre le oscillazioni comportassero significativi differenze. Tutto può essere: dopo il semi-accordo raggiunto tra paesi UE per un tetto flessibile al prezzo del gas, le quotazioni sono scese in 24 ore dell’11%. Al momento, il prezzo è di circa 101,45 euro al megawattora.
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Le altre misure
Per accelerare i tempi di entrata in vigore, alcune delle misure alle studio potrebbero trovare posto nella legge di conversione del DL Aiuti ter, introdotti come emendamenti del Governo. Stessa sorte potrebbe toccare alla proroga degli sconti carburante alla pompa per benzina, diesel e GPL, estesi al 18 novembre.