Giorgia Meloni ha formato il Governo: i nuovi Ministri e il primo CdM

di Anna Fabi

23 Ottobre 2022 13:27

Giorgia Meloni ha accettato l'incarico di formare il Governo e presentato i Ministri: giuramento il 22 ottobre, passaggio di consegne con Draghi il 23.

Giorgia Meloni ha formato il nuovo Governo: dopo la convocazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il conferimento del mandato, venerdì 21 ottobre la nuova premier è salita al Colle ed ha accettato l’incarico con formula piena.

Un tre giorni intensa, quella che va da venerdì 21 a domenica 23 ottobre, in cui si condensano i principali appuntamenti della tradizionale scaletta che accompagna la naascita di un nuovo Governo, a partire dal mandato alla nuova premier fino al giuramento ed alla prima seduta del nuovo Consiglio dei Ministri, prima di affrontare lo step parlamentare.

I Ministri del Governo Meloni

La prima premier donna della storia della Repubblica italiana ha poi letto la lista dei nuovi ministri visibilmente emozionata. Confermate le anticipazioni della vigilia sui ministeri economici: Giorgetti all’Economia, Urso al MiSE, Lollobrigida all’Agricoltura, Calderone al Lavoro, Infrastrutture a Salvini.

Ecco come si compone il nuovo esecutivo.

  • Vicepresidenti alla presidenza del Consiglio: Antonio Tajani e Matteo Salvini,
  • Sottosegretario di Stato: Alfredo Mantovano,
  • Esteri: Antonio Tajani,
  • Interni: Matteo Piantedosi,
  • Giustizia: Carlo Nordio,
  • Difesa: Guido Crosetto (ha già annunciato le dimissioni da amministratore di società privata),
  • Economia: Giancarlo Giorgetti,
  • MiSE, che diventa Ministero delle Imprese e del Made in Italy: Adolfo Urso,
  • Politiche agricole, che diventa Agricoltura e sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida,
  • Transizione ecologica, che diventa Ambiente e sicurezza energetica: Gilberto Pichetto Fratin,
  • Infrastrutture: Matteo Salvini,
  • Lavoro: Marina Calderone,
  • Istruzione: Giuseppe Valvitara,
  • Università: Anna Maria Bernini,
  • Cultura: Gennaro Sangiuliano,
  • Salute: Orazio Schillaci,
  • Turismo: Daniela Santanché.

Ministeri senza portafoglio

  • Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani,
  • Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo,
  • Affari regionali e autonomie: Roberto Calderoli,
  • Politiche del mare e Sud: Sebastiano Musumeci (le deleghe non assorbiranno le precedenti competenze MIMS),
  • Affari europei, politiche di coesione e PNRR: Raffaele Fitto,
  • Sport e giovani: Andrea Abodi,
  • Famiglia, natalità e pari opportunità: Eugenia Maria Roccella,
  • Disabilità: Alessandra Locatelli,
  • Riforme: Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Cambiano dunque alcune denominazioni: il Ministero dello “Sviluppo economico” diventa “Imprese e Made in Italy”, la Transizione ecologica diventa “Ambiente e sicurezza energetica”, le Politiche agricole “Agricoltura e sovranità alimentare”, all’Istruzione viene aggiunta “del merito”.

Per quanto riguarda ambiti e deleghe, le politiche europee tornano un ministero e includono Coesione territoriale e PNRR, il ministero del Sud sarà anche del Mare, a quello della Famiglia si aggiunge la natalità.

Dall’incarico al primo CdM: tutte le tappe

21 ottobre: l’incarico

Come previsto dopo la concitazione delle precedenti 48 ore, la delegazione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati) si è presentata venerdì mattina unita al Colle e ha indicato il nome della leader del partito di maggioranza come Presidente del Consiglio. Poco dopo il Quirinale ha annunciato di aver convocato Giorgia Meloni.

Al termine delle consultazioni della mattinata Giorgia Meloni ha rilasciato una breve dichiarazione sintetizzando quanto avvenuto in sede di consultazione con Mattarella.

Pochi passaggi, che hanno essenzialmente voluto fa passare due concetti: tutta la coalizione è raccolta in modo unanime sulla sua candidatura forte; il nuovo esecutivo è praticamente già pronto a partire (con la lista dei ministri definita).

Tutta la coalizione, che non a caso si è presentata insieme, ha dato indicazione unanime come rappresentanza della maggioranza parlamentare, proponendo al presidente l’indicazione della sottoscritta per formare il nuovo governo. Attendiamo le determinazioni del presidente della Repubblica, siamo pronti a procedere nel minor tempo possibile.

Dopo la convocazione, alle 16:30 Giorgia Meloni è salita al Colle ed ha accettato l’incarico con formula piena (non con riserva).

Il ringraziamento di Mattarella a Draghi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver conferito l’incarico, ha sottolineato la velocità con cui è stato formato il Governo e ha ringraziato il presidente uscente Mario Draghi, di ritorno dal Consiglio Ue sull’Energia che ha visto l’accordo sul tetto al prezzo del gas, dovuto anche alla posizione italiana.

Questa volta il tempo è stato breve, è passato meno di un mese dalle elezioni. E’ stato possibile per la chiarezza dell’esito elettorale, ed è necessario per procedere velocemente anche in considerazione di condizioni interne e internazionali che esigono un Governo nella pienezza dei suoi compiti.

Il Governo uscente, a tre mesi esatti dalla data di scioglimento delle Camere, ha fatto fronte alle esigenze di guida del Paese, concludendo con il Consiglio UE di ieri e di stamani. Ringrazio ancora una volta. Rivolgo con lo stesso spirito di collaborazione, gli auguri di buon lavoro al nuovo governo.

22 ottobre: il giuramento

Il Governo ha prestato giuramento al Palazzo del Quirinale. La Presidente Meloni e i nuovi Ministri hanno giurato nelle mani del Presidente della Repubblica.

23 ottobre: il passaggio di consegne

Domenica 23 ottobre, alle 10:30 a Palazzo Chigi, il passaggio di consegne da parte del presidente uscente, Mario Draghi.

Al termine della cerimonia, la prima riunione del Consiglio dei Ministri.

Il primo Consiglio dei Ministri

Il primo Consiglio dei Ministri del nuovo Governo ha approvato la nomina di Antonio Tajani e Matteo Salvini a vicepremier e quella di Alfredo Mantovano a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Approvati poi gli incarichi dei ministri senza portafoglio.

Nella settimana dal 24 ottobre, il nuovo Governo si presenterà in Parlamento. La tabella di marcia è fitta: bisogna correre per mettersi al lavoro sulla Legge di Bilancio e sulle emergenze energetiche.