Le ultime due giornate sono state decisive per la formazione dell’esecutivo, dopo un primo vertice fra la futura premier Giorgia Meloni e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi servito a ricomporre le divergenze emerse nella prima seduta della legislatura in Senato (con il mancato voto di FI a Ignazio La Russa) ed un secondo incontro martedì 18 ottobre per definire la lista dei ministri.
In base alle indiscrezioni, è definitiva la squadra ai vertici dei dicasteri di Economia, Sviluppo economico, Lavoro e Infrastrutture, con tre uomini e una donna ai ministeri economici. Sugli altri ministeri si stanno apportando le limature alla squadra. Poi, con la rosa di nomi definita, i partiti di coalizione saliranno insieme al Quirinale in sede di consultazioni per formare il nuovo Governo.
La possibile squadra del Governo Meloni
Per quanto riguarda i ministeri economici, questa sarebbe la formazione:
- all’Economia, Giancarlo Giorgetti (Lega)
- allo Sviluppo economico, Guido Crosetto (FdI)
- al Lavoro, Marina Calderone (presidente dei Consulenti del Lavoro)
- alle Infrastrutture, Matteo Salvini
- alla Transizione ecologica, Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia)
- all’Agricoltura Gian Marco Centinaio (Lega, ex ministro sotto il primo Governo Conte)
- agli Esteri, Antonio Tajani (Forza Italia), che dovrebbe anche essere vicepremier.
Gli altri ministeri, sempre in base alle indiscrezioni di stampa:
- Interno: Matteo Piantedosi (un tecnico, è un Prefetto vicino alla Lega)
- Difesa: Adolfo Urso (FdI)
- Affari Europei: Raffaele Fitto (FdI)
- Mezzogiorno: Nello Musumeci (FdI)
- Regioni e Autonomie: Roberto Calderoli (Lega)
- Pubblica amministrazione: Alessandro Cattaneo (Forza Italia)
- Università: Anna Maria Bernini (Forza Italia) oppure Gloria Saccani Jotti (lo ha annunciato Berlusconi).
La presidente uscente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, è ancora in ballo per la Giustizia. In alternativa prenderebbe le Riforme istituzionali, e in questo caso a diventare Guardasigilli potrebbe essere Carlo Nordio (Forza Italia).
Tajani e Salvini sono anche destinati a diventare vicepresidenti del Consiglio.
Le tempistiche
Mercoledì 19 ottobre sono convocate le Camere che dovranno eleggere gli uffici di presidenza, i questori e i segretari. Dopo questo passaggio, il Presidente della Repubblica inizierà le consultazioni, per dare poi l’incarico di formare il nuovo Governo, prevedibilmente a Giorgia Meloni, già impegnata nei negoziati con gli alleati, motivo per cui potrebbe metterci solo pochi giorni a formare l’esecutivo.
Una volta ottenuto l’incarico, le consultazioni dovrebbero cominciare tra giovedì o venerdì o slittare a dopo la fine del Consiglio europeo, che si chiudere venerdì pomeriggio. Il giuramento potrebbe essere calendarizzato tra domenica 23 e lunedì 24 ottobre.