Tratto dallo speciale:

Caro bollette: 1500 euro in più a famiglia, morosità in aumento

di Anna Fabi

18 Ottobre 2022 10:30

logo PMI+ logo PMI+
Caro bollette: sono milioni gli italiani che cominciano a saltare i pagamenti per la prima volta, registrati rincari a tre cifre per migliaia di euro .

La spesa per le bollette di gas ed elettricità nel 2022 è più che raddoppiata, con un numero crescente di famiglie che saltano le scadenze di pagamento per le utenze: sono i trend che emergono da differenti sondaggi e report di questi giorni sul caro energia.

Secondo l’istituto Demoskopica, i rincari dell’intero 2022 rispetto all’anno precedente è pari al 120,8%. In termini assoluti, significa 1.516 euro in più del 2021. Gli istituti mUp Research e Norstat, in un’indagine commissionata da Facile.it rilevano invece che sono 4,7 milioni gli italiani che negli ultimi mesi hanno saltato il pagamento di almeno una bolletta, nel 62% dei casi per la prima volta. E altri 3,3 milioni con molta probabilità non riusciranno a pagarle.

L’impatto del caro bollette sulle famiglie, aggiunge Demoskopica, rischia di far scendere sotto la soglia di povertà relativa quasi 244mila famiglie, di cui il 55% nel Mezzogiorno. Questa distribuzione geografica viene confermata anche dalle altre due indagini, che rilevano come le morosità siano più diffusi nel Centro Italia e nel Sud.

L’impatto del caro energia e dell’inflazione si ripercuote anche sulla difficoltà di pagare altre spese, per esempio quelle condominiali: da gennaio oltre 2,6 milioni di italiani hanno saltato una o più rate del condominio, e anche in questo caso ci sono famiglie (3,8 milioni di italiani) che temono di non riuscire a onorare anche le prossime scadenze delle spese condominiali.

Fino alla fine dell’anno proseguono comunque gli sconti in bolletta stabiliti dai diversi decreti Aiuti, che prevedono l’azzeramento degli oneri fissi. In vista c’è un nuovo Decreto Bollette che dovrebbe prorogarli ancora, oltre a prevedere nuove misure (per esempio, possibilità di rateazione).

Fra le varie proposte che arrivano anche dalla società civile, ricordiamo l’appello di SIMA, società italiana di medicina ambientale, sulla rivista Lancet Regional Health, per non far scattare l’ora solare: un’ora in più di luce nel pomeriggio (nell’ipotesi in cui restasse l’ora legale), secondo Conflavoro PMI potrebbe fare risparmiare in tutto 2,3 miliardi di consumi energetici.

Nel frattempo, Comuni e Regioni stano prendendo iniziative sparse per risparmiare energia (riduzione illuminazione pubblica, cambiamenti di orari nell’apertura di musei e altre strutture).