Governo Meloni: il nuovo toto-ministri e la spartizione dei poteri

di Anna Fabi

Pubblicato 14 Ottobre 2022
Aggiornato 15 Ottobre 2022 12:04

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Salvini, Giorgetti, Tajani, Bernini, Casellati, Centinaio & Co: il nuovo toto-ministri del Governo Meloni, dopo il risultato delle votazioni alle Camere.

Salvini alle Infrastrutture e Giorgetti all’Economia: è il possibile effetto combinato della nomina di Ignazio La Russa (FdI) e Lorenzo Fontana (Lega) alla presidenza di Senato e Camera. Il partito di Silvio Berlusconi non ha avuto finora nulla e non sembra destinato ad avere peso nella composizione nel futuro Governo. L’unica candidatura forte è quella di Antonio Tajani agli Esteri, mentre sfuma l’ipotesi di un ministero per la fedelissima del Cavaliere, Licia Ronzulli.

Si rinnova dunque il toto-ministri dopo la possibile frattura interna al Centrodestra, che vede protagonista proprio Forza Italia.

Giancarlo Giorgetti è più vicino al MEF dopo l’investitura informale da parte della futura premier, Giorgia Meloni: «penso che sarebbe un ottimo ministro dell’Economia». Anche l’elezione di Fontana alla Camera è a favore di questa ipotesi, trattandosi di un esponente della Lega vicino al segretario. Sarebbe il ministero forte concesso al Carroccio, facendo allontanare l’ipotesi di Matteo Salvini agli Interni, virando dunque verso le Infrastrutture.

Resta in auge l’ipotesi di un tecnico di alto profilo. La logica del toto-ministri impone di non scartare nemmeno Giulio Tremonti per ricomporre la frattura con Forza Italia. I ministeri più papabili per Forza Italia sono al momento: Istruzione ad Anna Maria Bernini e Pubblica Amministrazione ad Elisabetta Alberti Casellati.

In ogni caso la partita è ancora aperta e le ipotesi restano più che altro speculazioni. Soprattutto quelle per gli altri ministeri economici: il Lavoro potrebbe andare ad un tecnico), lo Sviluppo Economico potrebbe restare a Giorgetti, l’Agricoltura potrebbe andare a Gian Marco Centinaio se non si consolidasse l’ipotesi Salvini alle Infrastrutture.

Un altro ministero potenzialmente destinato ad un tecnico è proprio quello degli Interni, dove resta in pole position il prefetto Matteo Piantedosi. Difesa, Giustizia e Affari europei, dovrebbero restare nelle mani di Fratelli d’Italia.

Il toto ministri entrerà nel vivo la settimana prossima quando Giorgia Meloni riceverà l’incarico di formare il Governo.